Condizionatore acceso o spento la notte? Cosa sapere per proteggere la propria salute

Condizionatore acceso o spento la notte? Cosa sapere per proteggere la propria salute

Condizionatore di notte, meglio acceso o spento? Ecco cosa c'è da sapere - pourfemme.it

Il caldo torrido estivo spesso ci spinge ad utilizzare il condizionatore anche di notte ma non sempre è la scelta giusta per la salute.

Dormire in estate può diventare impossibile, soprattutto in alcune località, quando il vento non c’è e la casa diventa surriscaldata. Sembra non esserci soluzione oltre ad un po’ di aria fresca direttamente dal condizionatore.

Le temperature basse mentre si dorme però hanno ripercussioni sul sonno e sulla salute, e se utilizzate continuamente sera dopo sera possono determinare conseguenze importanti.

Condizionatore di notte: fa bene o male?

Dopo aver trascorso gran parte della giornata in un ambiente climatizzato, almeno la notte sarebbe meglio evitare. L’esposizione continuativa non è una buona idea e non è salutare. C’è una linea guida precisa secondo i medici, una temperatura ideale a cui dormire. Quindi, anche con il condizionatore, bisognerebbe assicurarsi che questa non vada al di sotto.

Il problema, oltre al freddo, è legato al fattore umidità. L’aria non deve essere eccessivamente secca, né tanto meno umida, perché causa alterazioni al fisico e compromette il ricambio d’aria. Una delle criticità maggiori quando si tiene acceso il condizionatore per tanto tempo, inoltre, è che si vanno a chiudere tutte le finestre. I suoi filtri, per quanto puliti, accumulano germi e batteri e li dirigono nell’ambiente continuamente.

Cosa sapere sull'uso del condizionatore di notte

Come usare il condizionatore di notte – pourfemme.it

Senza che vi sia un ricambio d’aria si genera una condizione soffocante per l’’organismo. Durante il giorno capita sempre di spostarsi e aprire un po’ la finestra, ma quando si dorme questo non avviene e per otto ore si respira aria viziata. Questo prova nel breve termine malesseri, mal di testa, affaticamento e nausea e va piano piano a compromettere il sonno, con lo sviluppo di un disturbo vero e proprio.

Il valore non dovrebbe mai andare sotto i 15 gradi, o rischia di mettere a dura prova il nostro corpo. Il flusso di aria influisce sulle attività dell’organismo andando a stimolare continui movimenti mentre si sta dormendo. Di conseguenza il fisico non si rilassa mai del tutto. La pelle appare secca e disidratata, si può incappare facilmente in un raffreddore e avere sintomi comuni come tosse e occhi arrossati.

La scelta migliore è impiegare il condizionatore a deumidificatore, se non si riesce a fare diversamente. In questo modo la qualità dell’aria sarà nettamente migliore, il freddo ridotto e si andrà ad intervenire solo sull’umidità presente nell’ambiente. Altrimenti per evitare di spendere molto, meglio favorire la circolazione d’aria naturale in casa, sfruttando l’areazione che arriva dall’esterno.