Colesterolo: scoperto un nuovo tipo

Alti livelli di Lp(a) non comportano lo stesso rischio dell'Ldl ed esistono farmaci che potrebbero minimizzarne l'effetto. Insomma, l'Ldl resta il nemico numero uno da combattere, mentre l'Lp(a) e' meno aggressivo.

Colesterolo: scoperto un nuovo tipo

Il colesterolo è un killer invisibile. I valori sono sballati in moltissime persone, però non abbiamo sintomi finché non facciamo l’apposito esame del sangue. Poi in questi giorni natalizi tra mascarpone, cocktail, dolci e cotechini sarà schizzato alle stelle (fate qualche giorno di depurazione, mi raccomando). Esiste purtroppo un altro colesterolo “cattivo” che contribuisce alle malattie cardiache, ha scoperto uno studio britannico. Si tratta della lipoprotein(a) o Lp(a) e, a differenza del ben noto colesterolo Ldl, non può essere controllato con la dieta, riducendo i grassi o prendendo i farmaci chiamati statine.
Alti livelli di Lp(a) – che non è l’ossicolesterolo – non comportano lo stesso rischio dell’Ldl ed esistono farmaci che potrebbero minimizzarne l’effetto. Insomma, l’Ldl resta il nemico numero uno da combattere, mentre l’Lp(a) e’ meno aggressivo.
 
Si tratta di una forma di colesterolo ereditaria e che influisce sulla fluidità del sangue, potenzialmente predisponendo alla formazione di coaguli o trombi. “L’aumento del rischio di malattie cardiache nelle persone con alti livelli di Lp(a) e’ comunque meno grave che nelle persone con alti livelli di Ldl”, sottolinea Martin Farrall, autore principale dello studio condotto presso la Oxford University. “L’Ldl ha un impatto molto maggiore sul rischio cardiaco (anche se oggi possiamo controllarlo efficacemente con la dieta e i farmaci). La speranza, tuttavia, e’ che, conoscendo tutti e due questi tipi di colesterolo ‘cattivo’, possiamo lavorare su entrambi e ridurre ulteriormente il rischio per le arterie“, conclude Farrall.