Di Valentina Morosini | 2 Settembre 2010
Per combattere il colesterolo non ci vuole molto. Le regole principali sono un po’ di movimento e una dieta con pochi grassi. C’è anche un altro trucco, con cui aiutarvi, ovvero una manciata di mandorle. Abbiamo già detto quanto sia importante mangiare frutta secca per mantenere i valori del colesterolo nei parametri. Di solito il consiglio è di una noce a pasto, oggi però facciamo presente un altro frutto dalle potenti proprietà. La mandorla ha un’azione antiossidante, tipica della frutta a guscio, molto efficace e capace di “spegnere” due marcatori dello stress ossidativo associati al colesterolo alto. A sostenerlo sono i ricercatori della Tufts University di Boston.
La teoria è stata dimostrata con un test. 27 volontari, uomini e donne, si sono sottoposti a tre diversi regimi alimentari. I soggetti che hanno consumato la dose completa di mandorle (73 grammi) risultavano più protetti dai grassi che danneggiano le arterie.
Il dato che lo ha testimoniato è quello relativo alla quantità di malondialdeide plasmatica (MDA), che risultava attenuata del 19%, e i livelli di isoprostani urinari, ridotti del 27% rispetto all’inizio del trattamento. Per noi che non siamo medici sono dettagli un po’ complessi, ciò che conta è che i parametri si sono abbassati.
Perché la mandorla ha questa proprietà? Secondo i ricercatori, è grazie ai nutrienti anti-radicali liberi, alla vitamina E e, soprattutto, ai flavonoidi, composti polifenolici comuni a molti tipi di frutta a guscio, mandorle e noci comprese. Hanno il ruolo di “spazzini” dei radicali liberi e riescono a mantenere il cuore e le arterie in salute.
Parole di Valentina Morosini