Chiamate al 118: due su dieci sono scherzi

Ogni anno gli italiani che chiamano il Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza al 118 sono circa 13 milioni, mentre sono oltre tre milioni gli interventi portati a termine. Di tutte le chiamate effettuate, il 20 per cento (quasi tre milioni) sono scherzi, che a volte possono costare la vita a qualcuno!

Chiamate al 118: due su dieci sono scherzi

Ogni anno gli italiani che chiamano il Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza al 118 sono circa 13 milioni, mentre sono oltre tre milioni gli interventi portati a termine. Di tutte le chiamate effettuate, il 20 per cento (quasi tre milioni) sono completamente false. “Arriviamo sul posto e non troviamo niente” ha spiegato il direttore sanitario dell’Ares 118 Lazio, Antonio De Santis durante la prima presentazione del congresso nazionale del sistema 118, che si terrà a Roma dall’10 al 12 giugno.

Il problema delle chiamate false è molto più grave di quanto si possa credere, in quanto uno scherzo al 118 può far perdere tempo prezioso ai volontari, che in alcuni casi non riescono a intervenire nelle situazioni di reale emergenza. Insomma, un falso allarme può costare una vita!

 
Qualche passo in avanti è stato fatto: fino a qualche anno fa le chiamate dei bontemponi in cerca di facile divertimento rappresentavano addirittura il 30% del totale. Grazie all’informazione, negli ultimi anni le cose sono cambiate in meglio, ma non può bastare: è importante che i cittadini diventino sempre più consapevoli. Al di là dell’ipotesi di uno scherzo, da escludere sempre, prima di chiamare il servizio di emergenza è necessario analizzare bene il caso procedere solo se si tratta di una vera urgenza. In tutti gli altri casi possiamo tranquillamente chiamare il medico, evitando di disturbare chi deve salvare una vita per il rotto della cuffia.

 
Nonostante tutti i problemi, il servizio d’emergenza è comunque molto efficiente e consente agli italiani di avere un’assistenza rapida, libera e gratuita. “In Cina – spiega De Santis – l’equivalente del nostro 118 è a pagamento: chi fa la chiamata è costretto a pagare. Negli Stati Uniti, invece, ti chiedono subito la carta di credito. E anche Israele, preso spesso come esempio, ha un servizio militarizzato”. A quanto sembra non ce la passiamo così male: un motivo in più per cambiare atteggiamento.

 
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Parole di Lucrezio.Bove