Di Mariangela Masiello | 6 Aprile 2021

Foto Unsplash / Rob Wicks
Oggi, 6 aprile 2021, è il Carbonara Day, giornata che celebra uno dei piatti più tipici (e, soprattutto, buoni)della tradizione culinaria italiana.
Per celebrare questo appuntamento, divenuto ormai imperdibile per cuochi, appassionati e food blogger, abbiamo deciso di proporvi la classifica dei ristoranti dove mangiare la carbonara migliore di Roma secondo Gambero Rosso.
Ecco dove mangiare la carbonara migliore di Roma
Pasta, guanciale, pecorino, uova e pepe. Pochi, semplici ingredienti che servono per realizzare la carbonara a regola d’arte, uno dei piatti più amati dagli italiani. Tra tradizione e innovazione, scopriamo la classifica di Gambero Rosso.
Al primo posto la carbonara di Roscioli Salumeria con Cucina
Soli 15 euro per mangiare la carbonara più buona di tutta Roma. Da Roscioli Salumeria Nabil Hadj Hassen e Alessandro Roscioli propongono un un piatto “semplice e potente allo stesso tempo”, grazie al perfetto dosaggio degli ingredienti.
Al secondo posto, Trecca
Per realizzare la sua carbonara Manuel Treccastelli usa una miscela di tuorli con una parte di albumi, pecorino in purezza e guanciale rosolato che vengono mescolati alla pasta direttamente in padella tiepida, per ottenere la setosità perfetta. Il piatto costa 10 euro.
Medaglia di bronzo per Pipero Roma
Alessandro Pipero e lo chef Ciro Scamardella propongono una carbonara che coniuga ricercatezza e gusto deciso. La carbonara è preparata con le mezze maniche rigate del pastificio Graziano, il guanciale Re Norcino e, per finire, con il Pecorino Romano Dop in miscela con il 30% di parmigiano.
Una carbonara semplice e complessa al tempo stesso. Il prezzo? 32 euro.
Da Gino al Parlamento
Lo chef Simone Mugnaini prepara la sua carbonara con uno spaghetto medio di Gragnano, uova intere, un mix di 40% di Pecorino Romano Dop e 60% di parmigiano per un gusto pieno, ma delicato, e pepe nero.
La pasta viene mantecata direttamente nella padella del guanciale con un filo di acqua di cottura per ottenere la perfetta consistenza. Costa12 euro.
Taverna Cestia
Ezio Vitullo per la sua carbonara usa rigatoni, uovo intero, Pecorino Romano Dop e guanciale stagionato del salumificio Sano di Amatrice. Costa 10 euro.
Menabò Vino e Cucina
Il bistrot di Daniele e Paolo Camponeschi non ha la carbonara in menù, ma i primi della tradizione romana sono a disposizione su richiesta.
Le uova e il guanciale provengono dall’azienda agricola di Casale Nibbi, nel territorio di Amatrice. A terminare il piatto poco pepe nero e una grattugiata di pecorino. Costa 10 euro.
Hosteria Grappolo D’Oro
Per preparare la sua carbonara, Antonello Magliari utilizza uno spaghetto medio che viene scolato al dente e messo a mantecare in padella con guanciale e Pecorino Romano Dop. Per concludere, poco pepe e una spolverata di formaggio. Costa 12 euro.
Matricianella
Da Matricianella la carbonara si prepara con l’uovo intero, che viene mescolato con una quantità abbondante di pecorino romano a buccia nera, pepe nero e poca acqua.
Gli spaghetti, appena scolati, vengono buttati nella miscela di uovo e pecorino e ripassati pochi secondi in padella con il guanciale. Costa 12 euro.
Da Cesare al Casaletto
Leonardo Vignoli realizza la sua carbonara con una prevalenza di tuorli, Pecorino Romano Dop in miscela con una parte di parmigiano e guanciale tagliato a fette spesse e corte. Costa 9 euro.
Osteria Fratelli Mori
I fratelli Alessandro e Francesco Mori, accompagnati in cucina dallo chef David d’Angeli, preparano una delle carbonare più fluide secondo Gambero Rosso, dal gusto piuttosto raffinato, con pecorino in purezza. Costa 10 euro.
Parole di Mariangela Masiello