“Before & After”: la bellezza cambia di paese in paese. “Fatemi diventare bellissima”, questa la richiesta rivolta ad amici e colleghi freelance di tutto il mondo dalla giornalista californiana Esther Honig, ideatrice di un progetto accattivante, volto a indagare come la concezione della bellezza cambi a seconda delle latitudini. A tale scopo la giornalista ha chiesto di rielaborare una sua immagine acqua e sapone alla luce dei canoni estetici locali, tramite l’inflazionato strumento di fotoritocco Photoshop. L’interessante risultato è stato quindi riportato nella sezione “Before & After” del suo sito, a dimostrazione che il gusto estetico è totalmente relativo.
Before & After, il progetto di Esther Honig
A quanto pare i canoni di bellezza non cambiano solamente di epoca in epoca ma anche di paese in paese. A dimostrarlo un originale esperimento condotto dalla reporter e blogger californiana Esther Honig, che ha sottoposto una sua immagine a 40 grafici professionisti e amatoriali di 25 diverse nazioni, chiedendo loro di rielaborarla con Photoshop alla luce dei canoni di bellezza locali. Scopo del progetto dimostrare l’inesistenza di regole estetiche universali, a dispetto degli standard di perfezione proposti dai media e dal mondo della moda. Il risultato, riportato nella nostra gallery, ne è la riprova, come confermato da lei stessa: “Photoshop ci consente di ottenere i nostri irraggiungibili standard di bellezza, ma quando li confrontiamo su scala globale, si comprende come l’ideale sia tutto un’illusione.”
La bellezza è soggettiva
Un mosaico multiculturale davvero originale quello realizzato dalla giornalista Esther Honig, il cui volto senza trucco e con i capelli raccolti con chignon alto, una delle acconciature più “in”, ha subito trasformazioni interessanti di paese in paese. Se in Argentina il vero protagonista è l’appariscente make up da bambolina, in Cile sono i gioielli a farla da padrona, l’india punta invece sulla valorizzazione dello sguardo, il Marocco sul velo, il Kenya su un sofisticato ombretto azzurro, la Germania sulla pelle diafana. E l’Italia? Niente esagerazioni dalle nostre parti, solo un leggero ombretto smokey nelle sfumature del verde bosco, un filo di rossetto e sopracciglia ad ala di gabbiano per un effetto “viso pulito”. A dimostrazione che tutto è relativo, bellezza compresa!