Di Francesca Bottini | 19 Dicembre 2011
Arriva finalmente a Milano Il Profumiere, un progetto che ci insegna a “profumarci bene” e che sarà ospitato nello spazio Skillart in Via Turati 6; a gennaio è anche prevista l’apertura di una boutique dedicata. Ma chi è la mente, o sarebbe meglio dire “il naso” che sta dietro a questo progetto? Lui si chiama Massimiliano Torti, ha 36 anni ed è di Foligno. Quando aveva 20 anni, a Parigi, conosce un artigiano dei profumi e da quel momento la sua vita non è più stata la stessa: «Non era un posto particolarmente raffinato, ma nell’entrarci mi venne la pelle d’oca perché mi resi conto di cosa avrei potuto fare con essenze ed effluvi».
Un modo molto originale di trovare il profumo perfetto, in un vortice di parole, sensazioni e fragranze che vi vengono spruzzate addosso per creare un mix davvero unico.
Torti ha messo a punto un sistema di sette note, che non sono singole essenze: si tratta infatti di veri e propri profumi che contribuiscono, insieme, a formare una fragranza unica. Il profumo infatti non viene nebulizzato sui polsi, ma su tutto il corpo perché «il profumo di una persona è frutto di una stratificazione olfattiva che costruisco ad hoc e che poi insegno a ricreare a casa propria».
«Una volta usciti dal mio spazio i clienti sperimenteranno da soli le varie combinazioni, magari variandole a seconda dell’occasione e dell’umore», prosegue Torti. Un approccio davvero particolare al mondo dei profumi che entusiasmerà chi è sempre alla ricerca di nuove sensazioni.
Sembra una barzelletta ma in realtà Massimiliano Torti non sa che profumo usa: «Il mio smell è il risultato di tutti gli incontri che ho fatto durante il giorno: spesso prima di spruzzare su di loro una fragranza, lo faccio su di me. Ecco perché quando mi chiedono che profumo indosso io non so rispondere».
Le vostre note profumate potranno essere poi acquistate alla fine dell’incontro per un prezzo che si aggira sui 150 euro.
Massimiliano Torti
www.ilprofumiere.it
maxtortiparfums@gmail.com
Cell. 331/9918437
Parole di Francesca Bottini