Annalisa Minetti ce l’ha fatta, parteciperà alle prossime Paralimpiadi, che si terranno sempre a Londra come i Giochi olimpici che si stanno svolgendo proprio in questi giorni, dal 27 agosto fino al 7 settembre. Sarà un’occasione speciale per questa ragazza incredibile, rimasta cieca a causa di una malattia progressiva che non lascia scampo, la retinite pigmentosa e degenerazione maculare, ma che non ha mai permesso al suo handicap di frapporsi tra lei e i suoi sogni. Di strada ne ha fatta tanta Annalisa, la Minetti che ci piace, da quando, giovanissima e già con la vista compromessa dalla malattia, partecipò al concorso di Miss Italia, nel 1997, classificandosi settima.
E’ sempre stata bella Annalisa, classe 1976, alta, con il fisico elegante e un viso dai lineamenti forti, che non dimentichi. Ma non è certo la (pur notevole) avvenenza a colpire maggiormente in lei. Intanto, i mille talenti. Come forse ricorderete, infatti, l’anno successivo alla sua partecipazione a Miss Italia, la Minetti (che ci piace), riuscì a vincere il Festival di Sanremo con la canzone “Senza te o con te”, sbaragliando tutti gli altri cantanti in gara pur presentandosi come debuttante assoluta. Una voce davvero potente per un fisico così sottile ed elegante, che la giovane aveva già avuto modo di far apprezzare appena 18enne, esibendosi nei piano bar.
Ma Annalisa non si ferma al canto, non si ferma ai concorsi di bellezza, è avida di esperienze, non vuole perdersi nulla di ciò che di bello la vita le può offrire. Nel frattempo, come un dono meraviglioso, arriva anche l’amore, quello vero. Annalisa sperimenta la gioia più grande, quella di diventare mamma. Quattro anni e mezzo fa ha dato alla luce il piccolo Fabio, il suo bimbo tanto desiderato. Sì ma… ancora non è tempo per trovare pace, per fermarsi! La nostra Minetti preferita (originaria di Rho), scopre di avere una passione, quella per lo sport, per l’atletica. In realtà bisogna premettere che la ragazza proprio digiuna di ginnastica non è.
Da piccola, infatti, aveva studiato danza, poi abbandonata, ma che certo le aveva lasciato quella particolare elasticità fisica che ora, nella nuova disciplina olimpica per cui si presenterà a Londra a fine agosto, le tornerà senza dubbio utile. Inutile dire che Annalisa parteciperà ai Giochi paralimpici per vincere, ma non solo in termini di medaglie e podi. “Vorrei sfruttare al meglio l’aspetto mediatico di questi Giochi 2012 – ha spiegato, ben consapevole di essere la più conosciuta tra le atlete e gli atleti della delegazione azzurra – per far capire alle persone che non lo conoscono che c’è un movimento paralimpico, e che è straordinario”.
Partecipare alla Paralimpiadi, per lei: “Rappresenta un momento importante per contribuire a diffondere quei concetti di integrazione e inclusione sociale che sono alla base di questo movimento”. La Minetti di cui siamo orgogliose, conclude esprimendo un desiderio, che forse, chissà, potrebbe anche concretizzarsi:
“Che in futuro ci sia solo un evento sportivo, con le gare degli atleti paralimpici all’interno del programma di una sola Olimpiade, perché integrazione vuol dire star tutti insieme, mischiare atleti disabili e normodotati”. La partecipazione di Oscar Pistorius a queste Olimpiadi di Londra 2012 ci conforta, forse stiamo davvero andando in quella direzione. In ogni modo, alle Paralimpiadi Annalisa Minetti gareggerà nei 1500 metri piani, seguita dalla sua guida Andrea Giocondi. Noi, manco a dirlo, facciamo tutti il tifo per lei.