Allergia ai gatti: per guarire basterà un unico vaccino

Uno studio canadese sta portando avanti una sperimentazione che permetterà, in un prossimo futuro, di confezionare un unico vaccino per immunizzare dalla comune allergia ai gatti.

Allergia ai gatti: per guarire basterà un unico vaccino

Amate i gatti ma non potete tenerli in casa a causa dell’ allergia che vi affligge? Allora questa notizia è tutta per voi. Da uno studio preliminare condotto dalla McMaster University (Canada), è stato testato su 88 persone allergiche ai comuni felini domestici, un nuovo vaccino che ha ridotto i sintomi più importanti del 40%. Per metterlo a punto, è stato usata una parte della proteina responsabile di causare la reazione allergica. Allo stato attuale delle cose, esistono già dei vaccini che “proteggono” dagli effetti indesiderati dell’esposizione ai gatti, ma la loro efficacia è estremamente limitata nel tempo e anche come spettro di immunizzazione.

Gli esperti che hanno studiato il nuovo vaccino, invece, assicurano che, con la dose minima che è stata sperimentata sui primi pazienti-cavie, saranno sufficienti 4 iniezioni spalmate nell’arco di un anno per coprire totalmente l’individuo dagli attacchi allergici. Tuttavia, l’obiettivo a lungo termine della ricerca medica, è quella di riuscire a sintetizzare un unico vaccino che, fatto una volta nella vita, sia sufficiente ad immunizzare totalmente e per sempre. “L’allergia ai gatti – spiegano i ricercatori – è una delle più frequenti, ed è la principale causa di asma nei bambini.
 
Con questa ricerca abbiamo definito una dose di base che può essere presa come punto di partenza per le prossime sperimentazioni”. Comunemente si tende ad attribuire al pelo dell’animale l’origine dell’allergia, ma in realtà, a scatenare gli attacchi di asma, è una proteina specifica che il gatto secerne da alcune ghiandole quando si lava. Che aggiungere se non che… tutti gli amanti dei gatti (e sono davvero tantissimi!) ingraziano sentitamente e aspettano con riconoscenza l’arrivo del nuovo vaccino anche qui da noi.

Parole di Paola Perria