Aghi in seta totalmente indolori, così la "puntura" non farà più paura

Scienziati Usa hanno messo a punto degli speciali aghi indolori. Si tratta di aghi minuscoli realizzati in fibroina di seta, la principale proteina di questo materiale biologico.

Aghi in seta totalmente indolori, così la “puntura” non farà più paura

Aghi in fibroina di seta totalmente indolori sono stati messi a punto dai ricercatori della Tufts University (USA), studiati apposta per non essere avvertiti in alcun modo dai nostri ricettori nervosi. Una vera a propria rivoluzione, che renderà la classica “puntura” (intramuscolo o endovenosa che sia) non più quell’esperienza traumatica che tutti ben conosciamo. Facilmente si potrebbe definire la nuova scoperta come particolarmente “benefica” per i bambini, perché da sempre le iniezioni (dei vaccini, ad esempio) sono uno spauracchio in età infantile, peccato che (siamo onesti), in realtà per molti di noi le cose non cambino troppo con l’età.

Comunque, approfondiamo la bella novità. Gli speciali micro-aghi creati degli scienziati hanno le dimensioni quasi infinitesimali (almeno ad occhio nudo) di un decimo della larghezza di un capello umano (500 micron di lunghezza per 10 di larghezza), e sono stati realizzati interamente in fibroina, la principale proteina della seta, un materiale naturale biologico.
 
Dai primi test effettuati, è stato possibile ottenere un rilascio del farmaco praticamente identico a quello ottenuto con l’utilizzo degli altri aghi, ma le dimensioni e soprattutto la lunghezza minima di questi, impedisce che l’input arrivi al sistema nervoso generando la sensazione dolorosa. Insomma, come diceva la nota pubblicità: “Già fatto?”, sarà la nostra stupita esclamazione dopo la temuta puntura.
 
I micro aghi indolori dovranno essere ancora sottoposti ad ulteriori test e, probabilmente, anche qualche aggiustamento, ma pare che la loro efficacia sia già superiore, ad esempio, ai cerotti che rilasciano i farmaci sottopelle, perché sarebbero in grado di agire anche per un tempo prolungato. Che dire, speriamo che vengano approvati, brevettati e utilizzati nelle strutture mediche al più presto!

Parole di Paola Perria