11 Settembre 2001/11, ansia, depressione e rischio tumore per i sopravvissuti

11 settembre 2001: sono passati 10 anni da quel giorno terribile in cui l'America è stata colpita dagli attacchi terroristici. Dopo tanto tempo le emozioni sono ancora forti in tutti noi, mentre il disturbo da stress post traumatico dei sopravvissuti, ancora provoca in loro depressione ansia ed incubi.

11 Settembre 2001/11, ansia, depressione e rischio tumore per i sopravvissuti

New York dieci anni dopo gli attacchi terroristici dell’11 Settembre 2001. L’allerta per nuovi attentati in queste ore è molto alta e con questa anche l’ansia degli americani che col dolore nel cuore tornano a vivere nuovamente quei momenti drammatici. Ma dopo 10 anni è anche il momento di fare bilanci, di comprendere in che condizioni è la salute mentale di coloro che sono stati coinvolti negli attacchi. Dall’inizio infatti sono state impiegate molte risorse in questo senso, perché si riteneva, un evento del genere potesse minare pericolosamente la psiche degli americani.

Per lungo tempo sono stati offerti gratuitamente servizi di assistenza psicologica, a tutti. Purtroppo però è risultato alto il numero di persone colpite dal cosiddetto disordine da stress post-traumatico, una patologia conosciuta che si manifesta solitamente nei soldati o comunque in chi si trova in situazioni estreme e che si evidenzia con ansia, attacchi di panico, incubi, depressione, ecc. Una ricerca scientifica pubblicata in questi giorni sulla rivista Disaster Medicine and Public Health Preparedness, ha preso in considerazione civili ed impiegati che al momento dell’attacco si trovavano nelle vicinanze (entro un miglio) dalle Torri gemelle di New York.
 
Ebbene il 35% di questi, tutt’oggi risente dei disturbi da stress post-traumatico, nonostante le cure ed i supporti ottenuti. Si tratta di una percentuale molto più alta di quanto finora non si sia rilevato, tra i non-soccorritori. Secondo lo stesso studio si è comunque abbassato il livello di disagio tra coloro che al momento della tragedia si trovavano più lontano. Ed i soccorritori? Il problema rimane anche nella maggior parte di loro: gli eroi in questione, ed in particolare i vigili del fuoco intervenuti al World Trade Center, secondo un’altra ricerca pubblicata su The Lancet, non solo hanno questi disturbi psicologici, ma anche grandi problemi respiratori (caratterizzati da asma e tosse persistenti), il che può far pensare ad un aumento del rischio di tumore al polmone. Il dramma insomma rimane, in tutto e per tutto, nonostante il decennio passato.