Bonus per donne e giovani dai 18 ai 35 anni: tanti soldi per fare impresa

Finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto a donne e ragazzi, di qualsiasi genere, dai 18 ai 35 anni. Come ottenerli. 

Servono innanzitutto idee. E occorre una forte volontà di emergere. Ci si è abituati a pensare ai bonus come a meccanismi automatici, per cui basta rientrare in una certa condizione economica o sociale per ottenere un vantaggio o un aiuto. Le donne e i giovani dai 18 ai 35 anni possono però accedere anche ad altri aiuti più strutturati. Investimenti seri, consistenti, che possono davvero cambiare la vita se affrontati con metodo e consapevolezza.

Per ottenere l’aiuto in questione non è richiesto un reddito minimo o non c’è bisogno nemmeno di un solido credit score. Il requisito fondamentale per le persone fisiche è la volontà di avviare un’impresa. Parliamo del programma ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, uno dei principali incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile in Italia nel 2025. Il bonus, gestito da Invitalia, offre finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto, con supporto gratuito garantito da enti locali, camere di commercio e incubatori.

Il programma è aperto a imprese costituite da non più di 60 mesi e a persone fisiche che vogliono avviare una nuova impresa. La compagine richiedente deve però essere a maggioranza femminile (almeno 51% dei soci e delle quote). Rispetto a un’idea interessante, l’Invitalia offre agevolazioni cucite su misura. Per le nuove imprese (quindi nate da meno di tre anni), il finanziamento può arrivare fino a 1.500.000 euro, con copertura fino al 90% del prestito, il 20% a fondo perduto e programmi decennali di rimborso.

Fondi a donne e giovani dai 18 ai 35 anni: come inoltrare la domanda

Le imprese fra i tre e i cinque anni possono ottenere anche 3.000.000 euro, con il 15% a fondo perduto, e dieci anni per il pagamento delle rate. Le spese ammissibili riguardano le opere murarie (massimo il 30%), macchinari, impianti e attrezzature varie. E ancora: brevetti, licenze, software, consulenze specialistiche e costi di costituzione dell’impresa. Per i progetti operanti nel settore turistico, l’investimento vale anche per l’acquisto di immobili.

Ragazza di profilo che parla al telefonino
Fondi a donne e giovani dai 18 ai 35 anni: come inoltrare la domanda – pourfemme.it

I settori finanziabili sono vari. Oltre al già citato settore turistico, ci sono l’industria e l’artigianato, i servizi (a imprese e persone fisiche) e il commercio. Per fare la domanda bisogna inoltrare una presentazione del progetto sul sito Invitalia contenente un business plan dettagliato, i documenti personali o societari con la firma digitali e PEC. La valutazione avviene entro due mesi.

In caso di approvazione del finanziamento, i progetti dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla firma del contratto. Di base serve un business plan solido e credibile, con dati di mercato e previsioni finanziarie. Per la documentazione non si riscontrano grosse difficoltà: occorrono PEC, firma digitale, piano economico e preventivi vari. Ma la valutazione è rigorosa. L’Invitalia scarta automaticamente i progetti poco strutturati o troppo generici. Verosimilmente bisognerà dunque anticipare alcune spese. Per esempio, quelle per le consulenze e la progettazione.

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