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Gli scroccafusi sono dei dolcetti tipici della tradizione marchigiana e molto probabilmente devono il loro nome al tipico rumore che fanno quando si mangiano. Gli scroccafusi sono diffusi in tutte le Marche e cambiano nome in base al luogo di provenienza, ad esempio in Arquata del Tronto vengono chiamati “stummeri”. Secondo la tradizione se un estraneo (o un futuro parente) entrava in cucina mentre la padrona di casa preparava gli scroccafusi, questi non sarebbero venuti bene. Per scongiurare questo pericolo c’era un rito propizatorio per cui si doveva sputare in terra tre volte e tracciare con la scarpa sul pavimento un segno portafortuna. Questi dolcetti si preparano per Carnevale e la ricetta prevede che la cottura avvenga in forno, ma c’è una variante in cui vengono fritti e poi serviti cosparsi di miele, sciroppo o alchermes.
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[ingredienti]
Ingredienti
- Farina: 700 grammi
- Uova: 4
- Zucchero: 160 grammi
- Liquore Mistrà: 40 ml
- Limone: 1 (la scorza)
- Olio di oliva: 25 grammi (5 cucchiaini)
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[preparazione]
Ricetta e preparazione
- Sgusciare le uova in una ciotola ed aggiungere 300 grammi di zucchero, sbattere con le fruste elettriche fino ad avere un composto chiaro e spumoso.
- Aggiungere il liquore Mistrà e la scorza grattugiata di limone, poi mescolare per amalgamare gli ingredienti.
- Incorporare l’olio al composto e, sempre mescolando, unire la farina a pioggia, dopo averla setacciata. Mescolare delicatamente fino ad avere un composto liscio ed omogeneo, piuttosto corposo.
- Formare delle palline delle dimensioni di una noce, poi immergerle per qualche istante in una pentola piena di acqua bollente. Per estrarle aiutarsi con una schiumarola e porli a scolare su di un canovaccio pulito.
- Mettere gli scroccafusi su una teglia bassa coperta da carta da forno, spolverizzare queste palline con lo zucchero rimasto e poi cuocerle in forno preriscaldato a 160°C per circa 20 minuti. Togliere i dolcetti dal forno, farli intiepidire e poi servirli.
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[consigli]
Consigli
Gli scroccafusi cotti al forno vengono generalmente anche cosparsi di zucchero vanigliato quando sono ancora caldi, e si spruzzano di alchermes o rum. E’ pure possibile realizzare la versione fritta: in questo caso gli scroccafusi, dopo essere stati ridotti in palline, vengono fritti in abbondante olio ben caldo, fino a farli dorare. Sono quindi presentati in tavola generalemente conditi in maniera molto ricca con miele o sciroppo.
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