Ipotiroidismo: tutti i sintomi e i rimedi

L’ipotiroidismo è uno dei più comuni problemi alla tiroide, che si riscontra quando si ha un TSH alto. Vediamo come individuare i sintomi dell'ipotiroidismo e quali sono le cure più efficaci per ripristinare i valori normali degli ormoni tiroidei nel sangue.

Ipotiroidismo: tutti i sintomi e i rimedi

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Per ipotiroidismo si intende una insufficiente presenza di ormoni tiroidei nel sangue; nella maggior parte dei casi dovuta a un malfunzionamento della tiroide. Questa condizione può manifestarsi in qualunque momento della vita per svariate cause oppure può essere presente sin dalla nascita.  E’ bene però effettuare una netta distinzione tra le persone affette da ipotiroidismo congenito e persone che ad un certo momento della loro vita sviluppano questo disturbo, perché i rimedi e le cure, ma anche i sintomi della tiroide sono molto diversi.

Ipotiroidismo: subclinico e conclamato

Tra i problemi alla tiroide, l’ipotiroidismo o  insufficienza tiroidea è il più comune. Questa sindrome è legata a un valore alto di TSH, l’ormone dell’ipofisi che stimola il lavoro della ghiandola tiroidea. Il TSH è alto a causa di un malfunzionamento della tiroide che produce una bassa quantità di ormoni.

Se in base alle analisi del sangue, abbiamo FT3 e FT4 bassi, ossia le frazioni libere degli ormoni tiroidei sono più basse della norma, siamo in presenza di ipotiroidismo. Tuttavia bisogna fare una distinzione tra ipotiroidismo conclamato e ipotiroidismo subclinico.

L’ipotiroidismo conclamato è il più comune e si ha quando gli ormoni prodotti dalla ghiandola tiroidea non sono sufficienti a inibire i livelli di TSH; alle analisi del sangue quindi avremo un TSH alto e un valore di  FT4 basso.

Invece, se l’ipotiroidismo è lieve – detto ipotiroidismo subclinico – il valore degli ormoni tiroidei può risultare nella norma. Dalle analisi del sangue quindi avremo un TSH alto con un FT4 normale.

Le cause

Nella maggior parte dei casi l’ipotiroidismo è primitivo, deriva cioè da una patologia della tiroide. Le cause che possono alterare il lavoro della tiroide e portare all’ipotiroidismo sono:

  • Malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto
  • Tiroidite di origine virale
  • Tumore alla tiroide
  • Rimozione chirurgica della tiroide
  • Assunzione di farmaci che interferiscono con il funzionamento della tiroide (come amiodarone e litio, usati rispettivamente per aritmie cardiache e problemi psichiatrici)
  • Problemi all’ipofisi, che a sua volta regola l’attività tiroidea
  • Carenza di iodio

Ipotiroidismo: sintomi più comuni

L’insufficienza di ormoni tiroidei nel sangue produce un rallentamento di tutte le funzioni fisiologiche. Di conseguenza l’ipotiroidismo ha sintomi che variano molto anche a seconda dell’età e dell’entità del problema. I principali sono:

  • Stanchezza e debolezza
  • Aumentata sensibilità al freddo
  • Pelle secca
  • Viso gonfio e pallido
  • Unghie e capelli fragili
  • Aumento del peso
  • Stitichezza
  • Crampi muscolari
  • Depressione
  • Mestruazioni irregolari o più abbondanti
  • Problemi di memoria
  • Rallentamento della frequenza cardiaca e aumento della pressione minima
  • Colesterolo alto
  • Gozzo
  • Sudorazione diminuita o assente
  • Mixedema (accumulo di liquidi sottocutaneo)

Il gozzo e quindi la tiroide ingrossata è un sintomo che può presentarsi sia in caso di ipotiroidismo che in caso di ipertiroidismo. Mentre il mixedema è tipico di una forma avanzata di ipotiroidismo.

In molti casi si tratta di sintomi lievi che da soli non bastano a confermare la presenza di questo disturbo; sono sempre necessarie le analisi del sangue e una visita medica o endocrinologa.

Cure e alimentazione

L’ipotiroidismo non è curabile ma si può ovviare alla carenza ormonale e quindi far sì che tutti i sintomi regrediscano. Nello specifico se soffriamo di ipotiroidismo dovremo seguire  una terapia a base di  L-tiroxina o  Levotiroxina, un ormone tiroideo che si può assumere per via orale. Solitamente il trattamento inizia con basse dosi di tiroxina da aumentare gradualmente fino a compensare lo squilibrio ormonale.

Una volta iniziato, il trattamento dovrà essere portato avanti per tutta la vita, con controlli medici regolari che permettono di adeguare il dosaggio in base ai valori di TSH. In ogni caso, grazie alla terapia sostitutiva, possiamo tranquillamente convivere con l’ipotiroidismo senza effetti collaterali.

Ipotiroidismo e dieta

Anche l’alimentazione può essere un aiuto per chi soffre di problemi alla tiroide. In particolare, una dieta per l’ipotiroidismo dovrebbe comprendere alimenti ricchi di iodio come il pesce o le alghe. Vuoi saperne di più? Qui troverai i 15 alimenti che non devono mancare in una dieta per l’iportiroidismo.

Ipotiroidismo congenito

L’ipotiroidismo in alcuni casi non deriva da un problema della tiroide ma è un disturbo che si può avere dalla nascita; in questi casi si parla di ipotiroidismo congenito.
I primi segnali di ipotiroidismo secondario si palesano dopo alcuni mesi di vita e l’intervento deve essere immediato perchè, se non viene curato, l’ipotiroidismo congenito può portare a un ritardo mentale e a problemi nella crescita. Per questa ragione si effettua lo screening dell’ipotiroidismo a tutti i neonati, anche apparentemente sani. La diagnosi viene poi confermata da altri esami ormonali e da indagini radiologiche, come lo studio dell’età delle ossa e la scintigrafia tiroidea, che permette di accertare la presenza o l’assenza della tiroide, la sua forma, le sue dimensioni e la sua sede, spesso anomala.

Sintomi e cure

I sintomi dell’ipotiroidismo infantile, o congenito, non sono facilmente riconoscibili. Potrebbero verificarsi:

  • difficoltà respiratorie,
  • ittero,
  • costipazione,
  • difficoltà nell’allattamento,
  • ingrossamento della lingua.

Si tratta di sintomi che a volte sottovalutiamo e non pensiamo possano esser dovuti a ipotiroidismo. Per questo è fondamentale prestare attenzione ad un altro sintomo tipico: la difficoltà a mantenere il capo eretto e a stare seduti.

Anche in caso in cui il disturbo sia congenito la cura è una terapia sostitutiva a base di Levotiroxina. Nelle forme più gravi poi la terapia dovrà esser continuata per tutta la vita.

Ipotiroidismo e gravidanza

Se stai cercando di rimanere incinta è importante che tu ti sottoponga ad un esame del dosaggio di TSH. In questo modo potrai essere certa di non soffrire di ipotiroidismo.

In gravidanza infatti il nostro fabbisogno di ormoni tiroidei aumenta, quindi se seguiamo una terapia sostitutiva per curare l’ipotiroidismo, il medico dovrà adeguare il dosaggio in modo da bilanciarlo in base al cambiamento ormonale portato dalla gravidanza.

Qui puoi trovare tutte le informazioni utili per affrontare i problemi alla tiroide in gravidanza.

 

Parole di Redazione