Coolsculpting: combattere il grasso il eccesso con il ghiaccio

La FDA statunitense ha autorizzato la Coolsculpting, ovvero quella tecnica di medicina estetica che si basa sul principio della criolipolisi, ovvero il congelamento delle cellule del grasso per distruggerle.

Coolsculpting: combattere il grasso il eccesso con il ghiaccio

Per combattere l’adipe (il grasso in eccesso) non sono più necessari bisturi e degenza: basta il ghiaccio. La nuova tecnica di medicina estetica si chiama Coolsculpting, in pratica ”modellare con il freddo”, perché proprio di questo si tratta: il Coolsculpting si basa sulla criolipolisi ovvero una metodica, che grazie ad una strumentazione particolare, riesce a raffreddare la cute fino ai 0° per circa 30 o 60 minuti consecutivi. Questo congelamento (definibile anche come stress termico) arriva sottocute e dunque al grasso in eccesso, distruggendolo.

Non danneggia la pelle, o i tessuti circostanti, ma provoca il fenomeno dell’apoptosi, ovvero della morte delle cellule adipose. E poi? Cosa accade? Semplicemente il nostro organismo si attiva nel suo naturale processo linfatico ed inizia ad eliminare le scorie. Qualche risultato è visibile già dopo pochi giorni, ma ci vogliono almeno tre mesi affinché il processo di espulsione del grasso si concluda. Attenzione agli effetti collaterali se pur lievi: la criolipolisi subito dopo il trattamento, può provocare un edema (livido) dolore o comunque un aumento della sensibilità al tatto della parte “congelata”. Molte di noi avevano già sentito parlare della criolipolisi per sciogliere il grasso, tecnica inventata in America dai ricercatori del Wellman Center Massachusetts General Hospital di Boston in collaborazione l’Università di Medicina di Harvard almeno un anno fa.
 
Ma la novità importante è che è stata autorizzata proprio in questi giorni dalla FDA la Food and Drug Administration statunitense. Insomma, una vera garanzia di sicurezza. Ricordate però che la scelta del chirurgo estetico va fatta con attenzione, occorre rivolgersi sempre e comunque a mani esperte e centri specializzati. Da ora, quindi una possibilità di “ritocchino” in più per affrontare la “prova costume”. Tutte pronte?