Vi piacciono le piante grasse e volete acquistarne qualcuna, oppure ne avete ricevute in regalo? Non preoccupatevi: non è per niente difficile prendersene cura. Non preoccupatevi se non siete dotate di uno spiccato pollice verde: le piante grasse si riconoscono subito, perché hanno una forma particolare e la maggior parte possiede spine al posto delle foglie. Questa tipologia di piante accumula acqua al suo interno e dispone di processi respiratori e traspiratori decisamente ridotti. Dal momento che sono originarie delle zone aride, hanno bisogno di sole e di temperature alte. Quindi la posizione ideale è al sole.
Come curare le piante grasse: dove collocarle e temperatura
Molto importante è ricordare che le piante grasse non sopportano il freddo, quindi, durante l’autunno e l’inverno vanno tenute in casa, in posizione soleggiata. In tarda primavera e in estate potete mettere le vostre piante grasse sul balcone o in giardino, purché si trovino in posizione soleggiata. La temperatura inoltre non deve essere troppo alta nei mesi estivi né troppo bassa in inverno. Le gelate infatti sono molto pericolose. Sarebbe meglio mantenerle quindi a una temperatura costante di circa 5-10 gradi anche nei mesi invernali.
Piante grasse: il terreno
Una cosa che le piante grasse mal sopportano è il ristagno dell’acqua. Una scelta errata del terreno, infatti, può causare la morte della pianta, anche in brevissimo lasso di tempo. Tenete presente che tutte le piante grasse prediligono un terreno acido e poroso, in modo da lasciar passare aria e acqua. Un ottimo terreno in cui coltivare piante grasse può essere ottenuto mescolando terra di campo o di giardino, sabbia, per un effetto drenante, e terriccio di foglie, per ottenere un buon apporto organico. Solitamente si usa inserire un po’ di sassolini sul fondo del vaso appunto per favorire il deflusso dell’acqua in modo che non ristagni.
Piante grasse: quando innaffiarle
Le piante grasse non hanno bisogno di essere annaffiate frequentemente: durante l’estate è sufficiente un’annaffiatura alla settimana, mentre negli altri periodi le annaffiature vanno diradate. Sappiate però che ci sono alcune specie per cui vale la regola contraria: per questo motivo, quando acquistate una pianta grassa, sarebbe meglio chiedete tutte le informazioni necessarie per curarla.
Origine della pianta: perché è importante
E’ di fondamentale importanza conoscere la zona di origine della pianta grassa: se proviene dalle zone aride è abituata alla siccità, mentre se proviene dalle zone tropicali è abituata a periodi di pioggia abbondante, seguiti da altri di siccità.
Concimazione
Un falso mito ci dice che le piante grasse non hanno bisogno di cure. Nulla di più sbagliato: le piante grasse hanno bisogno di cura e di concime, in particolare di fosforo e di potassio, poco azoto. Il periodo migliore per la concimazione è quello invernale, fino a marzo, così da preparare la pianta alla crescita propria del periodo primaverile. Inoltre, sarebbe meglio utilizzare concimi liquidi, poiché le piante grasse non sopportano la persistenza di sali nel terreno.
Piante grasse, come farle fiorire
Un’elemento di fondamentale importanza per la fioritura delle piante grasse è costituito dalle condizioni climatiche: tenete le piante al freddo in inverno, interrompendo l’annaffiatura in primavera. Nella stagione estiva, invece, esponetele tranquillamente alla luce del sole, annaffiandole saltuariamente.