Come riconoscere i funghi velenosi? Con l’arrivo dell’autunno e delle prime piogge, gli amanti di questo prezioso alimento iniziano a scalpitare: la crescita dei funghi è, infatti, legata al clima. Che significa? Prima di partire per la raccolta di funghi, occorre tenere conto di determinate condizioni, come la temperatura – generalmente, è ottimale tra i 15 e i 25 gradi – e l’umidità del terreno: i funghi, infatti, amano il caldo umido. In poche parole, il tempo dei funghi, in Italia, si ha nel periodo che va da metà agosto a metà ottobre. Bisogna, però, stare particolarmente attenti: i funghi – com’è noto – non sono, infatti, tutti commestibili ed è importante conoscere i dettagli che li riguardano, per saper distinguere quelli velenosi da quelli buoni. Come fare, quindi? Ecco qualche semplice e prezioso consiglio su come poter riconoscere i funghi velenosi.
1. Le varietà micologiche
Esistono più di 100 mila varietà micologiche, quindi potreste impararne qualcuna ma, certamente, non tutte: ognuna di esse ha, infatti, le proprie caratteristiche, ma non è possibile memorizzarle tutte.
2. I falsi miti
Esistono dei falsi miti da sfatare: ci sono, infatti, alcune credenze sui funghi velenosi totalmente errate e da non prendere alla leggera, se si pensa che alcune specie sono semplicemente tossiche, ma altre sono mortali. Qualche esempio? Anche i funghi bianchi possono essere tossici, così come quelli che crescono sotto i castagni. Non è vero, poi, che gli animali siano in grado di distinguere un fungo velenoso da uno commestibile o che avvicinare un fungo all’argento possa servire a qualcosa per valutarne la velenosità.
3. Le caratteristiche delle specie
Ciò che va fatto è, invece, studiare approfonditamente le caratteristiche delle numerose specie. Come detto precedentemente, sono moltissime, quindi, è opportuno dedicarsi a quelle che possono realmente interessare e che è possibile trovare nella propria zona.
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4. La raccolta
Prima di raccogliere i funghi, è buona norma non toccarli, ma osservarli attentamente ed essere certi che si tratti di un fungo non velenoso e non tossico. Importante è, inoltre, essere a conoscenza di dettagli che ne riguardino il corretto consumo e trattamento in seguito alla raccolta.
5. Le specie velenose
Esistono alcuni funghi più famosi rispetto ad altri per la loro velenosità e sono l’Amanita Muscaria – ha un cappello rosso e verruche bianche – il Boletus Satanas – un porcino – e l’Amanita Phalloides: questi funghi sono somiglianti a delle specie commestibili, per cui occorre fare estrema attenzione.
6. Il controllo gratuito
Infine, suggeriamo – per maggiore sicurezza – di farli controllare gratuitamente: esiste, infatti, un servizio di controllo gratuito della commestibilità dei funghi. Potete rivolgervi all’ASL della vostra città e chiedere ulteriori informazioni per accertarvi che siano adatti al consumo.