Abiti da sogno nelle Fashion Week di settembre 2025: tutti i capi che ci hanno colpito di più

Le Fashion Week di quest’anno ci stanno regalando numerose sorprese. Se non hai modo di seguirle, recupera tutto ciò che c’è da sapere tramite questa raccolta degli abiti più scenografici, che faranno la storia.

Settembre 2025 è stata una stagione di Fashion Week che ha alternato nostalgia e innovazione, teatralità e semplicità consapevole. Da New York a Milano, passando per Londra, e presto per Parigi, i designer hanno dato vita a creazioni che vanno ricordate non solo per l’abito in sé, ma per il messaggio estetico, l’audacia sartoriale o la sorpresa scenica.

Gli abiti più scenografici delle Fashion Week di settembre 2025: Milano

Durante la Fashion Week di settembre, Milano ha confermato il suo ruolo di capitale dell’eleganza sartoriale, ma con uno slancio nuovo, in bilico tra potenza e poesia. Max Mara ha proposto una collezione che ha saputo fondere la struttura del power dressing con una leggerezza quasi eterea. Volumi morbidi in organza, dettagli in tulle e mesh tecnico si sono intrecciati a spalle marcate e pantaloni palazzo, dando vita a look che evocano armature moderne, ma senza perdere la grazia.

Uno dei momenti più discussi è stato il ritorno in passerella di Ashley Graham per Boss. Il suo outfit – un midi dress in tonalità marrone scuro, con corpino rigido e spalle scoperte, completato da un mantello fluido – ha incarnato un’eleganza austera, intensa, trasformando la semplicità cromatica in presenza scenica. Un inno alla forza femminile contemporanea.

Londra

A Londra, la moda ha raccontato storie, evocato epoche lontane, esplorato un romanticismo visionario. Simone Rocha ha affascinato con abiti che sembravano usciti da un sogno: organza leggera, decorazioni di perle, silhouette poetiche accompagnate da accessori inattesi, come le celebri Crocs rivisitate in chiave perlacea. Un gioco continuo tra grazia e provocazione.

Erdem ha celebrato vent’anni di carriera riportando in vita suggestioni ottocentesche. I suoi vestiti, ricchi di pizzi, dettagli gotici e riferimenti psicologici, hanno trasportato il pubblico in un’atmosfera sospesa nel tempo, tra visioni oniriche e reminiscenze letterarie. La passerella si è trasformata in palcoscenico teatrale, dove ogni capo narrava una storia intensa e personale.

New York

A New York, la parola d’ordine è stata misura. La sobrietà ha preso il posto della stravaganza, ma senza mai scivolare nella banalità. Linee pulite, palette neutre, tessuti di altissima qualità e proporzioni perfettamente studiate hanno definito una nuova idea di minimalismo: essenziale ma pieno di significato. Calvin Klein, Khaite e la rinnovata Area hanno guidato questa estetica con collezioni che valorizzano la forma, la materia e il dettaglio.

Tra i look che hanno lasciato il segno, uno in particolare ha catturato l’attenzione: un blazer oversize, rigoroso e strutturato, abbinato a una gonna plissettata leggera. Il contrasto tra la rigidità della giacca e il movimento fluido della gonna ha rappresentato una delle chiavi stilistiche più efficaci della stagione, un equilibrio perfetto tra autorità e grazia.

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