Di Valeria Scirpoli | 17 Ottobre 2023

Cos’è il trauma relazionale - pourfemme.it
Quasi tutti hanno subito un trauma relazionale che ancora ha ripercussioni sulla loro vita. Ecco di cosa si tratta e come uscirne.
Nella vita di coppia può capitare che uno dei due partner abbia un comportamento prevaricatore e abusivo nei confronti dell’altro. Si parla di trauma relazionale che deriva da abusi emotivi, fisici o sessuali subiti durante la relazione e che può produrre effetti psicologici e fisici di lunga durata.
La sindrome da relazione post traumatica non è una diagnosi ufficiale perché non rientra nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Eppure, per chi ha subito questi abusi, potrebbe rientrare nel disturbo da stress post-traumatico.
Trauma relazionale: cos’è e come si verifica
I ricercatori hanno studiato degli individui alla fine di una relazione violenta e hanno riscontrato dei sintomi simili a quelli che rientrano nel disturbo da stress post-traumatico. Questo disturbo si ha dopo che si verificano eventi estremamente stressanti o traumatici ed è caratterizzato da sintomi intrusivi (come flashback e incubi ricorrenti) e sintomi di evitamento (come l’evitamento di pensieri, situazioni o persone che ricordano il trauma).

Come si verifica il trauma relazionale – pourfemme.it
Il trauma relazionale, allo stesso modo del disturbo da stress post-traumatico, ha questi sintomi. Si provano sentimenti di rabbia verso il partner violento. Un partner violento si ha quando questo:
- abusa fisicamente, emotivamente e sessualmente dell’altro
- sminuisce, offende o fa il bullo
- minaccia di fare del male al partner o ai propri cari
- limita l’autonomia o la capacità dell’altro di fare scelte
- controlla le finanze dell’altro o usa i suoi mezzi per suoi scopi
- intimida con armi
- impedisce al partner di chiedere aiuto
- manipola la realtà
- fa love bombing (plateali esternazioni d’amore solo in determinati momenti)
In seguito, a relazione finita, la persona traumatizzata può provare paura, senso di colpa, vergogna, disgusto e tristezza e ritrovarsi a re-immaginare il trauma. Ad esempio attraverso:
- flashback: pensieri legati alla situazione traumatica vissuta. Questo fa provare angoscia e fa rivivere il momento;
- colpa e vergogna: questo porta ad isolamento e distacco dagli altri, anche difficoltà ad instaurare nuove relazioni;
- incubi: difficoltà ad addormentarsi, disturbi del sonno, inquietudine;
- sospetto: sfiducia verso gli altri e quindi difficoltà nell’interazione sociale.
Come superare il trauma relazionale: perché ad alcune persone continua a rovinare la vita
Ci vuole tempo per guarire dal trauma relazionale, ecco perché alcune persone continuano a soffrire anche dopo che la relazione è finita da tempo. In primis la difficoltà maggiore è quella di fidarsi degli altri e aprirsi ad altre eventuali persone.
Alcune strategie per superare il trauma relazionale sono:
- coltivare un ambiente che faccia sentire emotivamente e fisicamente sicuri
- farsi aiutare da persone fidate
- comunicare le proprie esigenze
- impegnarsi in attività che calmino e appassionino
- fare pasti equilibrati, dormire regolarmente e fare movimento
Dopo un trauma relazionale, la terapia può essere utile per gestire l’ansia, la paura o l’angoscia. Questa può anche aiutare una persona a superare emozioni come senso di colpa, vergogna o rabbia. Lavorare con un terapista o uno psicologo aiuta ad elaborare i propri pensieri e sentimenti ed è consigliato se non si riesce a superare il trauma relazionale anche se è trascorso molto tempo.
Parole di Valeria Scirpoli