Tutto gira intorno all’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente, il riferimento reddituale che rappresenta appunto il calcolo vincolante per accedere non solo a bonus ma anche ad aiuti vari, agevolazioni fiscali e contributi statali e comunali. Il valore dell’ISEE è infatti indispensabile a determinare se un soggetto (solo o inserito in una famiglia) possa o meno beneficiare di specifici aiuti. Per bonus, detrazioni e agevolazioni da sfruttare nel 2025 fa fede l’ISEE 2024 in corso di validità.
Fra gli aiuti disponibili c’è per esempio il bonus bollette che offre sconti su luce, gas e acqua. Un bonus sociale per le utenze domestiche utile a ridurre direttamente le spese per elettricità, gas e acqua, con sconti fino a 200 euro. I requisiti ISEE per il 2025 sono di 9.530 euro per nuclei ordinari e 20.000 euro per famiglie numerose con almeno quattro figli a carico.
La carta Dedicata a Te è invece il principale aiuto per le spese alimentari e necessità essenziali. Si tratta di un contributo una tantum di circa 382 euro, da spendere per beni alimentari e carburante. Nel 2025 spetta famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro. Ma la priorità è data a nuclei con figli minori.
La Carta Acquisti è un aiuto bimestrale per anziani e bambini, da 80 euro ogni due mesi. Un sussidio che può essere utilizzato per spese alimentari, farmaci, pagamento delle bollette e altre necessità fondamentali. La carta viene concessa a persone con almeno sessantacinque anni e famiglie con bambini sotto i tre anni. L’ISEE non deve superare gli 8.000 euro.
Altri aiuti disponibili per i redditi bassi: occhio all’ISEE
L’assegno unico è il principale aiuto per le famiglie con figli a carico fino a ventuno anni. Un bonus riconosciuto indipendentemente dal reddito ma che cresce in base all’ISEE. Nel 2025, per figli minorenni, vale fino a 201 euro al mese per figlio, con ISEE inferiore a 17.227,33 euro. L’aiuto cala progressivamente fino a 57 euro al mese, quando l’ISEE è superiore a 45.939,56 euro.

Per i figli maggiorenni l’AUU vale 97,70 euro al mese per ISEE bassi o 28,70 euro al mese per ISEE più alti. L’assegno è erogato dall’INPS ogni mese, su domanda, e prevede maggiorazioni per figli disabili, genitori entrambi lavoratori e famiglie numerose.
Esiste poi l’assegno di maternità dei Comuni dedicato alle mamme non lavoratrici. L’importo è di circa 1.917 euro complessivi, concessi in cinque rate mensili. Le lavoratrici devono avere un ISEE sotto i 20.221 euro.
Molte Regioni e molti Comuni attivano ogni anno dei bandi locali legati all’ISEE per concedere agli aventi diritto sconti sui trasporti pubblici, contributi per l’affitto, agevolazioni su mense scolastiche e sgravi per tasse universitarie. Ma le soglie ISEE variano e seguono bandi con scadenze precise.