Di Matteo Fantozzi | 29 Dicembre 2023
E secondo voi qual è stato il miglior film del 2023? Vogliamo proporvi la nostra top five e siamo sicuri che almeno due di questi film non li hanno visti in molti. È stato un grande anno di cinema.
Abbiamo vissuto 12 mesi di film incredibili, quindi non è stato molto facile sceglierne così pochi. Non chiedeteci però di mostrarveli in ordine di preferenza, perché questo non ce lo sentiamo.
Top Five, i migliori film del 2023
La nostra top five dei migliori film del 2023 nasce dall’interesse che ha suscitato in noi il cinema italiano quest’anno. Sono stati molti i segnali di rinascita ed era impossibile non prenderli in considerazione.
E no, non cercate Barbie perché di quello parleremo quando faremo la top five dei peggiori film dell’anno.
C’è ancora domani, Paola Cortellesi
Paola Cortellesi ha debuttato alla regia con questo film presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2023 dove si è meritato cinque minuti di applausi dai critici presenti in sala all’Auditorium.
La romana classe 1973 racconta un periodo molto complicato per il nostro paese, quello che ha portato alla parità di diritti tra uomini e donne.
Nella Roma del secondo post dopoguerra troviamo Delia (Cortellesi), una donna che deve pensare a portare avanti la famiglia composta da lei, tre figli, il marito violento e il suocero razzista e maschilista.
Paola troverà solo alla fine la sua personalissima rivincita.
Mia, Ivano De Matteo
Di questo film vi abbiamo già parlato, consigliandolo a tutti i genitori, si tratta sicuramente di una pellicola che è passata in meno sale ma ha colpito chi ha avuto il piacere di vederlo.
Il regista, Ivano De Matteo, ha portato il film nelle scuole del nostro paese per far capire ai giovani tutto quello che alla loro età l’amore non dovrebbe rappresentare.
Protagonista del film è una ragazza di sedici anni che vede la sua vita drammaticamente trasformata quando si fidanza con un ventenne. Finirà in una spirale di ossessione e gelosia.
Il sol dell’avvenire, Nanni Moretti
Nanni Moretti è tornato con un film potente, metacinematografico, sottile e in grado di colpire soprattutto gli appassionati di cinema.
Protagonista è Giovanni, interpretato proprio da Moretti, un regista che dirige un film su un intellettuale comunista del 1956 con tantissime difficoltà. I colpi di scena travolgeranno anche nella sua vita personale.
Dogman, Luc Besson
Anche se qualcuno ci ha visto un “plagio” di Joker, possiamo dire che Besson è diventato finalmente un regista di cinema d’autore. Sospeso a metà tra cinema commerciale e lavori un po’ più elevati il regista ha preso la sua strada definitiva.
Il film è di una maturità sorprendente e un carico di dramma che fa venire la pelle d’oca. Protagonista è lo straordinario Caleb Landry Jones che interpreta lo spaesato Doug.
Al ragazzo hanno praticamente voltato tutti le spalle, tranne i suoi amati cani.
Anatomia di una caduta, Justin Triet
Questo splendido film, considerato da alcuni lungo per i suoi 150 minuti, ha vinto la Palma d’oro a Cannes. Questo è giustificato da una costruzione narrativa davvero straordinaria che non annoia e colpisce il pubblico da vicino.
Sandra, Samuel e loro ipovedente si sono ritirati in montagna, in una località assai remota. Un giorno viene ritrovato morto l’uomo e sua moglie viene considerata la principale sospettata.
Parole di Matteo Fantozzi