Pomellato fa il bis con Tilda Swinton

E' ancora una volta Tilda Swinton la testimonial di Pomellato, che per la campagna pubblicitaria ha scelto l'attrice e il fotografo Paolo Roversi

Pomellato fa il bis con Tilda Swinton

La sua è una bellezza tutta nuova, fuori dagli schemi classici, che ignora i dettami patinati della moda o le curve esplosive della tv, un tipo di bellezza non stereotipata né banale che trasuda carattere. E proprio il suo look androgino e glaciale le ha portato alcuni dei ruoli più importanti e interessanti del cinema e del teatro, ma anche collaborazioni con brand importantissimi del mondo del lusso. Lei è ovviamente Tilda Swinton, e l’abbiamo vista di recente nella campagna pubblicitaria di Pringle of Scotland, ma c’è un altro lussuosissimo brand che l’ha fortissimamente voluta (due volte!) per presentare i suoi prodotti. Si tratta di Pomellato, la storica gioielleria nata nel 1967, che, dopo aver chiesto a Guadagnino di realizzare un cortometraggio per presentare i nuovissimi anelli “m’ama non m’ama” che la Swinton, la protagonista, raccoglie come fossero boccioli in fiore da interrogare sulle sorti di un amore, ancora una volta ha scelto l’attrice come testimonial.
 
Sono stati presentati in questi giorni infatti gli scatti di un fenomeno leggendario della fotografia come Paolo Roversi, in cui Tilda Swinton, nelle sale in questi giorni con “Io sono l’amore” di Guadagnino appunto, “interpreta” i gioielli Pomellato.
 
Camaleontica come solo lei sa essere, l’attrice regala ad ogni preziosissimo gioiello una posa, uno sguardo e un’identità diversa, tanto che le immagini da semplici foto sembrano veri e propri ritratti d’altro tempo.
 
Elegante e sofisticata, la campagna mette in mostra i favolosi gioielli che quasi prendono vita grazie alla geniale testimonial, che sembra abbia rapito l’interesse di Roversi, un uomo che per mestiere di belle, anzi bellissime donne ne vede in gran quantità, che secondo quanto affermato vorrebbe proprio Tilda Swinton come protagonista di un suo film.
 
Foto:www.vogue.com