Mondiali 2014, semplici regole per capire o fingersi esperte di calcio

Alcuni consigli per evitare figuracce, fingere di essere delle vere esperte di calcio e mostrarsi appassionate dei Mondiali 2014. Un corso accelerato per capire finalmente il fuorigioco e le altre regole del calcio.

Mondiali 2014, semplici regole per capire o fingersi esperte di calcio

La forza dei Mondiali è quella di unire milioni di persone davanti ad uno schermo televisivo o sugli spalti degli stadi. Appassionati di calcio, restii e chi di pallone non capisce proprio nulla si ritrovano a tifare insieme la propria nazionale. La scena muta o la figuraccia si nasconde dietro l’angolo e, per evitare di imbattersi in uno scivolone bastano pochi accorgimenti per fingere di essere delle vere esperte di calcio e non rischiare di essere cacciate dal divano. Per la maggior parte degli uomini, si sa, il calcio non è altro che un momento sacro di cui esistono migliaia di regole non scritte che a noi donne sembreranno pur frivolezze, ma infrangerle potrebbe essere più rischioso che sventolare un drappo rosso davanti ad un toro.

Impariamo alcune regole base

Le regole del calcio sono infinite quindi non disperate non le imparerete tutte ma basteranno pochi consigli pratici. Tanto per cominciare, come ormai vi sarete accorte, ai Mondiali in Brasile non ci sono tutti i giocatori famosi. Giuseppe Rossi, Totti, Gilardino e molti altri non ci sono. Scelte tecniche. Scelte del ct Cesare Prandelli. Sui campi brasiliani non vedrete nemmeno Kaka o Tevez per lo stesso motivo del Pepito e del Pupone. Quindi se vi vengono in mente nomi di calciatori famosi che non vedete in campo, evitate di chiedere dove siano e come mai non siano lì, rischiereste di riaprire noiosissime polemiche che vi metterebbero ko. Consiglio numero due: impariamo una volta per tutte cosa è il fuorigioco. Per spiegarlo si potrebbe utilizzare un esempio pratico tratto dal nostro sport preferito, lo shopping. Se ti trovi oltre l’ultima cassa, sola davanti all’uscita, ti lanciano un paio di scarpe, le prendi e scatti verso la porta, sei in fuorigioco. Tradotto in termini calcistici: è fuorigioco quando, al momento del passaggio, il giocatore che riceve la palla si trova oltre la linea dei difensori avversari. Al contrario non è fuorigioco se il giocatore arriva davanti alla porta da solo con la palla al piede, o se quando gliela passano c’è almeno un giocatore dell’altra squadra tra lui e il portiere. Vederlo in diretta è molto difficile ma la moviola televisiva vi sarà d’aiuto. Con la grafica sarà tracciata una linea che coinciderà con la linea difensiva. Regola numero tre: il goal fantasma. Non è il titolo di un thriller ma l’episodio capace di scatenare più polemiche in assoluto. Da lui possono dipendere le sorti di una partita. Perché un goal sia convalidato, la palla deve oltrepassare totalmente la linea di porta. La tecnologia è atterrata in Brasile e, grazie ad un sistema super innovativo dotato di telecamere e sensori, gli arbitri non avranno più dubbi perché riceveranno un segnale sull’orologio. Quindi, anche se aiutate dalla nuova tecnologia, ricordate: la palla deve superare completamente la linea.

Mostratevi sciolte con i tecnicismi

Il cross: è un passaggio che viene effettuato dal fondo o dalla fascia laterale verso il centro dell’area. L’assist: ultimo passaggio prima del goal. Assist-man: chi effettua il passaggio al giocatore che farà goal, semplice da ricordare è farete un figurone. Tiki-Taka: si tratta di uno stile di calcio caratterizzato da passaggi rasoterra e immediati per imporre un maggior possesso palla e far stancare gli avversari, in altre parole: torello. Quindi se vi sembra che i giocatori si scambino questo tipo di passaggio potreste esibire la vostra competenza dicendo «Sembra il tiki-taka del Barcellona di Guardiola». Li lascerete a bocca aperta. “Brazuca” non è una parolaccia ma il nome del pallone ufficiale dei Mondiali 2014, coloratissimo e ipertecnologico. Ricordatevi che ogni competizione ufficiale ha il proprio pallone. Pressing: semplicissimo, quando una squadra attacca con grinta e persistenza. Contropiede: quando un giocatore scatta in velocità e oltrepassa il centrocampo dirigendosi verso la porta con la difesa avversaria scoperta. Il corner: più facilmente calcio d’angolo: il calcio dalla bandierina. Tra le trovate di questo Mondiale compare anche una bomboletta spray che l’arbitro può utilizzare per tracciare, e far rispettare, la distanza dalla barriera al pallone nei calci di punizione.

Frasi da non pronunciare mai

Qualora l’Italia dovesse perdere non pronunciate la frase «Dai è solo un gioco» o «Vinceremo la prossima volta». La soluzione migliore? Il silenzio. Assolutamente bandita l’esclamazione «Tira!!» ogni volta che un giocatore ha la palla tra i piedi. Ricordatevi che dietro ad una semplice giocata ci sono schemi tecnico-tattici incomprensibili. Non è detto che ogni volta che un giocatore cada in area l’arbitro debba assegnare il rigore. Quindi non urlate a caso «rigore!!». Ricordate inoltre che esiste anche la simulazione e in quel caso l’arbitro deve ammonire il giocatore. Il rigore, ma lo saprete, può essere fischiato anche quando un avversario ferma o tocca la palla con le mani volontariamente. Tradotto in regole calcistiche: non si può saltare con le braccia aperte e in alto. Quindi evitate frasi di circostanza «ma poverino si sarebbe preso una pallonata in faccia».

Alcuni suggerimenti sugli azzurri

Gigi Buffon, capitano della Nazionale e della Juventus, fresco di copertine di cronaca rosa, nella partita d’esordio non ha giocato per un infortunio. Al suo posto potrebbe riscendere tra i pali Salvatore Sirigu. Non dite «Ma da dove esce fuori questo qui che pensa di fare Buffon?» perché è il portiere del Paris Saint-Germain, quindi fingetevi esperte anche di calcio internazionale. Non date del “vecchio” ad Andrea Pirlo perché varrebbe come una bestemmia. Quando l’arbitro fischia la punizione, potreste dire «Ci pensa Andrea con la sua “maledetta”». Con Balotelli potete sbizzarrirvi con qualsiasi commento anche di gossip per la sua telenovela con Fanny. Consiglio spassionato: se non sapete cosa dire potete sempre commentare e osservare i fisici dei ventidue giocatori in campo. Del resto anche l’occhio vuole la sua parte.