Inaugurata al MET la mostra "About Time: fashion and duration"

La mostra del Met, che sarà aperta al pubblico dal 29 ottobre al 7 febbraio, raccoglie 120 capi ed è incentrata sul concetto di "durata"

Inaugurata al MET la mostra “About Time: fashion and duration”

Getty Images | Taylor Hill

Al MET di New York, dopo i rinvii dovuti alla pandemia da Coronavirus, è stata inaugurata ieri, lunedì 26 ottobre, la mostra dal titolo About Time: fashion and duration.

La mostra è basata sul concetto di “durata”

L’esposizione racconta attraverso 120 capi un secolo e mezzo di moda, dal 1870 ad oggi, ed è organizzata per celebrare una ricorrenza importante: i 150 anni dalla fondazione del noto museo americano.

Usando il concetto della durée (durata) del filosofo francese Henri Bergson, la rassegna è realizzata attorno a due giganteschi orologi. L’esposizione è così incentrata sulla “durabilità” degli abiti che generano associazioni temporali tra passato, presente e futuro.

I capi in mostra al MET, dalla gonna a ruota di Alexander McQueen agli iconici capi di Chanel e Dior

I capi di abbigliamento e gli accessori in mostra, con alcune eccezioni, provengono dalla collezione del MET e sono quasi tutti in bianco e nero. Un contrasto cromatico non casuale che va ad accentuare simbolicamente le polemiche del #FashionSoWhite che si sono scatenate nei mesi precedenti all’apertura della mostra.

Esposti all’interno dell’esibizione troviamo, tra gli altri, un abito da lutto degli anni ’70 del 1800, posto accanto ad un abito da sera bianco di Elsa Schiaparelli, datato 1939. E ancora: un abito da principessa con vita bassa e bustino ispirato allo stile della Principessa Alessandra di Danimarca accanto alla famosa gonna a ruota di Alexander McQueen. In mostra sono presenti anche abiti e accessori di altre importanti case di moda, come Chanel, Louis Vuitton, Givenchy e Dior.

Le parole di Virginia Woolf accompagnano i visitatori della mostra al MET

A fare da voce narrante di About Time è Virginia Woolf. Le parole della scrittrice inglese accompagneranno il pubblico, che potrà visitare la mostra dal 29 ottobre al 7 febbraio, con citazioni sulla natura del tempo lette da Nicole Kidman, Julianne Moore e Meryl Streep. Per l’occasione è stato coinvolto anche il premio Pulitzer Michael Cunningham. Lo scrittore ha partecipato al progetto con un nuovo racconto Out of Time, scritto per il catalogo e basato su due capolavori della Wolf: Mrs. Dalloway e Orlando.

Sponsorizzata da Louis Vitton e curata da Andrew Bolton, la mostra doveva aprire a maggio e sarebbe stata, come di consueto, preceduta dal red carpet. “La pausa imposta dalla pandemia ci ha fatto riflettere su dove siamo e dove andiamo” ha commentato Nicolas Ghesquière, stilista di Vuitton, tra i padrini del gala mancato.

Le polemiche sul razzismo nel mondo della moda

Tornando alle polemiche, prima dell’apertura della mostra sono state diverse le discussioni sul razzismo intrinseco presente nel mondo della moda. Dopo le proteste Black Lives Matters e il numero speciale di Vogue, intitolato “Hope”, nel quale si è dato spazio ad artisti e stili prevalentemente afroamericani, anche Bolton ha deciso di apportare delle modifiche alla mostra. Ha infatti cambiato la timeline dell’esposizione, includendo un tubino nero con la scritta “Little Black Dress” del designer Virgil Abloh, abbinato al classico “little black dress” di Coco Chanel.

Parole di Alanews