Meglio il nido o i nonni? Gli esperti sono chiari: ecco di cosa hanno davvero bisogno i bambini per il loro sviluppo

Meglio il nido o i nonni? Gli esperti sono chiari: ecco di cosa hanno davvero bisogno i bambini per il loro sviluppo

Nido o nonni, qual è la scelta migliore per la crescita dei bambini? Cosa dicono gli esperti - pourfemme.it

I bambini devono stare al nido o con i nonni? Questo è il dilemma di qualunque genitore lavori e non possa stare a casa con i propri piccoli.

Una decisione che in ogni caso non è facile: allontanarsi anche per molte ore al giorno risulta pesante per mamma e papà ma spesso non ci sono alternative.

In questo caso le soluzioni attuabili sono due: il bambino può stare con i nonni, che forniscono un contributo prezioso e gratuito, oppure andare al nido, con una retta variabile e non sempre facile da sostenere.

Bambini: nido o nonni? Cosa dicono gli esperti

Le considerazioni svolte nelle analisi degli esperti sono di tipo puramente oggettivo. La loro valutazione è stata fatta considerando un principio assoluto, ossia cosa è meglio per i bambini in ogni caso. Pertanto è chiaro che soluzioni differenti sono spesso dettate dalle esigenze personali.

Il nido va pagato e di conseguenza bisogna sostenere un costo elevato. Molte famiglie non hanno questa disponibilità economica e quindi necessariamente devono rivolgersi ai familiari come nonni ma anche zii. Viceversa per le coppie che si trovano a vivere lontane dal nucleo familiare è impossibile rivolgersi ai conoscenti e parenti e perciò il nido è l’unica soluzione possibile.

Come crescere i bambini

Il consiglio degli esperti per l’educazione del neonato – pourfemme.it

Secondo gli esperti del settore, la crescita sin dalla tenera età con i nonni o, in alternativa, al nido forma persone differenti. In particolare è emerso dagli studi che i bambini cresciuti al nido, dunque non in un contesto familiare, tendono a inserirsi meglio nella società, ad avere un carattere più deciso e anche a sviluppare meglio parola e altre abilità.

Quello che sembra come un passaggio ottimale, dai genitori ai nonni, invece non lo è. Questi tendono a coccolare il piccolo, a renderlo il centro del mondo e per questo il bambino si “culla” su questa sua posizione. Quando invece si trova al nido deve aguzzare i suoi sensi, scoprire, provare anche quello smarrimento che risulta utile alla sua personalità.

Per questo gli educatori non hanno alcun dubbio: non solo il nido è meglio per la crescita del bambino rispetto ai nonni ma è anche interessante scoprire quanto i “no” e le imposizioni per l’educazione facciano bene allo sviluppo e alla comprensione futura. Essere troppo deboli, teneri e permissivi rischia di compromettere quello che sarà il suo atteggiamento futuro e quindi non è affatto un bene per lui e per la sua crescita.