Marco Ferradini: 'Teorema? Una canzone pericolosa, oggi non la riscriverei'

"Prendi una donna, trattala male, lascia che ti aspetti per ore": in tantissimi abbiamo cantato queste parole, ma oggi il suo autore Marco Ferradini non le riscriverebbe. Ecco che cosa ha rivelato in merito al suo famosissimo brano "Teorema".

Marco Ferradini: ‘Teorema? Una canzone pericolosa, oggi non la riscriverei’

Foto: Instagram

Marco Ferradini ha confessato alcuni retroscena sulla sua canzone più famosa, pubblicata nel 1981. “Teorema” è un brano che parla di un uomo ferito, deluso dall’amore, che riflette sul modo migliore per trattare una donna e farla cadere ai propri piedi. In molti ricordano la canzone per il tormentone di Aldo, Giovanni e Giacomo in “Chiedimi se sono felice”, ma non tutti hanno capito il suo vero significato. Per questo Marco Ferradini oggi non riscriverebbe il suo grande successo.

Marco Ferradini: “C’è troppa violenza”

In un’intervista al Corriere della Sera, il cantante ha ripercorso gli anni del suo successo, arrivato proprio grazie a “Teorema”. Marco Ferradini ha confessato: “All’epoca in cui la composi era contro corrente. Se cantavi i sentimenti eri un canzonettaro. Non pensavo che avrebbe avuto un tale successo”.

Ma, se negli anni ’80 si è rivelata una scelta corretta, oggi il cantautore non la pensa più così: “Non era politicamente corretta. Credo che oggi sarebbe pericoloso come brano, probabilmente non lo riscriverei. C’è una violenza insensata verso le donne. Penso sia frutto dell’impotenza dell’uomo di accettare i propri limiti. Ne hanno paura e alcuni, i più deboli, le vogliono distruggere”.

Infatti il brano viene ricordato soprattutto per la parte in cui un uomo, reduce da un amore che lo ha fatto soffrire, parla di come una donna dovrebbe essere trattata per assicurarsi il suo amore. “Questa canzone è stata la mia fortuna. È stata spesso strumentalizzata, sia dagli uomini che dalle donne. Tutti ricordano il Trattala male e il Nessuna pietà ma non si soffermano sul finale che dice di lasciare aperta la porta del cuore e di evitare le strategie”.

Parole di Giulia Sbaffi