Mamma a 40 anni? Antonella Clerici lo sconsiglia

La simpatica Antonella Clerici racconta la sua esperienza di mamma over 40 dalle pagine del settimanale OKSalute e invita le donne a pensarci bene prima di fare un figlio in età avanzata.

Antonella Clerici dalle pagine di OKSalute parla alle donne che vogliono diventare mamme a 40 anni e lo fa con molta sincerità, avendo passato lei per prima questa situazione. “Mi permettete di essere franca? Voglio servirmi delle pagine di OK Salute per un appello diretto, forse controcorrente. Donne, non aspettate una vita intera per fare un figlio!”. Ecco l’appello della simpatica conduttrice che da poco è mamma della bella Maelle, avuta dal giovane compagno Eddie Martins: ammette infatti che avere un figlio tardi non è certo facile e che comporta una serie di rischi e problematiche.

E’ molto schietta Antonella, che ammette di avere avuto non pochi problemi: “Informatevi sui limiti, i rischi e le difficoltà di una gravidanza dopo i 40. E non credete a chi vi rassicura: con un paio di esami e due punturine, oggi si diventa mamme senza fatica. Falso. Quando sono rimasta naturalmente incinta la prima volta, il sogno è durato poco. Dopo due mesi ero in sala operatoria per un raschiamento. Un’esperienza che non auguro a nessuno: perdere un bambino è un dolore nero e sordo che ti accompagna a ogni passo come un rombo, e non ti lascia respirare. Però non mi sono data pace”.
 
Dopo questa brutta esperienza, anche per il grande amore per il compagno, Antonella non si dava pace e desiderava un figlio con tutte le sue forze: “Ho dovuto imparare che la maternità è un discorso dove, dopo una certa soglia, un anno vale dieci. Quella soglia comincia dai 35 anni. E io li avevo già passati. Però ero convinta di partire avvantaggiata. L’essere rimasta incinta una volta e la mia determinazione mi facevano sentire sulla buona strada”
 
Ha quindi provato ogni metodo per rimanere incinta dai metodi naturali per il controllo della fertilità al termometro per misurare i giorni giusti fino all’agopuntura.
 
Il suo racconto è molto sentito, fino a che non arriva l’ultima speranza, la stimolazione ormonale: “Non vi racconterò per filo e per segno che tipi di sostanze mi hanno somministrato e in che dosi. Credo che ogni donna debba seguire il suo percorso, con il consiglio di esperti qualificati. … Nascondevo in camerino le fiale con i medicinali e le siringhe, per paura che qualcuno pensasse: “Che scoop: Antonella Clerici nel tunnel dell’infertilità”. Fare l’amore era diventato un’ossessione tormentata più che un piacere gioioso. Man mano che crescevano le dosi di ormoni che mi somministravano, ero sempre più stanca, irritata, il seno ingrossato mi doleva, mi veniva da piangere”.
 
“Il grande gol da attaccante della mia vita è arrivato dopo due anni di attesa e di cure. Si chiama Maelle, è nata il 21 febbraio 2009. Non badate a chi vi dice che un figlio non si concilia con la carriera. Basta volerlo e tutto troverà un’armonia”: e ci auguriamo che sia così per molte mamme.