La dieta a zona può essere anche vegetariana, scopri come

La dieta a zona vegetariana è la variante senza carne della famosa dieta onnivora. Ecco come sostituire la carne!

La dieta a zona è uno schema dimagrante americano ideato dal Dr. Barry Sears che da anni cura l’alimentazione di atleti, primatisti mondiali e olimpionici, nell’atletica leggera e nel nuoto. È possibile seguire la dieta a zona in versione vegetariana, quindi senza consumare carne e pesce? Ma cos’è esattamente e come funziona?

Diffusa, quindi, nell’ ambiente sportivo, la dieta a zona è diventata uno stile di vita per molte persone. Molti credono che questo regime alimentare sia solo per chi mangia molta carne e pesce ma, se avete rinunciato a questi alimenti, nulla vi impedisce di sfruttare la dieta a zona per dimagrire.

Esiste, infatti, una versione vegetariana in cui le proteine sono principalmente vegetali o derivate da cibi consentiti nell’alimentazione vegetariana come latticini e uova. Scopriamo di più sulla dieta a zona e come poterla rendere vegetariana, nonostante sia una dieta onnivora.

Dieta a zona vegetariana: come funziona

Innanzitutto, è importante sapere che ogni dieta alimentare va iniziata con consapevolezza. Se l’obiettivo è perdere peso o comunque mangiare in un determinato modo, è fondamentale sentire il parere di un medico nutrizionista dietologo.

ciotola con uova, cereali e verdure
Dieta a zona vegetariana: come funziona – Pourfemme.it

Il Dr. Sears parte da una premessa fondamentale: nella sua dieta dimagrante vegetariana e non, la condizione più favorevole al dimagrimento è costituita da un particolare rapporto tra l’insulina e il suo ormone antagonista, il glucagone.

Vediamo in concreto quali sono gli alimenti da privilegiare nella dieta a zona senza carne: tofu, proteine di soia, soia, noci, formaggi vegetariani, uova e sostituti vegetali della carne. Questi alimenti sono fonti di proteine e forniscono una gustosa alternativa alla carne.

Se volete provare questa dieta dovete tenere a mente la regola fondamentale della dieta a zona: ognuno dei 5 pasti (colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda e cena) deve essere preparato ricordando la regola 40:30:30, ovvero il rapporto che deve intercorrere tra le calorie derivanti da carboidrati, proteine e grassi del pasto.

Lo scopo principale della dieta a zona con menu settimanale è di trovare l’equilibrio ormonale che serve al nostro organismo, per controllare le funzioni vitali del corpo. Per un piano alimentare personalizzato, quindi, vi consigliamo di ascoltare il parere di un medico.

Le dosi dei vari macro nutrienti, quindi carboidrati, proteine e grassi, vanno scelti in base al proprio fabbisogno giornaliero. Non prendete mai iniziative di vostra spontanea volontà, il rischio è di andare incontro a problematiche non di poco conto.

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