Harper's Bazaar: James Franco intervista Frida Giannini

Oggi vi presentiamo un fantastico servizio di Harper's Bazaar in cui vi è una delle celebri interviste, stavolta abbiamo James Franco cxhe intervista la stilista Frida Giannini.

Harper’s Bazaar: James Franco intervista Frida Giannini

Harper’s Bazaar è una delle riviste di moda più glamour e trendy, l’ultima novità che si sono inventati sono le interviste celebri, dopo Jennifer Aniston che intervista Nicole Kidman, e Kim Kardashian che intervista Elizabeth Taylor, adesso scendono in campo James Franco e Frida Giannini, il bellissimo attore americano intervista la celebre designer a capo della maison italiana Gucci. Frida Giannini non ha bisogno di presentazioni, la sua bravura e la sua passione per la moda sono più che conosciute in tutto il mondo.

Frida Giannini è una stilista molto giovane ma che vanta una carriera di tutto rispetto, i primi passi importanti li muove nel 1997 quando inizia a lavorare da Fendi, prima nel settore del prêt-à-porter poi come stilista in quello della pelletteria. Nel 2002 passa alla casa di moda fiorentina Gucci come direttore creativo prima solo nel settore borse per poi coprire tutto il settore degli accessori, nel marzo del 2005 conquista anche il pret-a-porter donna e dal gennaio del 2006 le è stata affidata la direzione creativa di tutte le linee Gucci.
 
Ecco alcuni stralci dell’intervista che l’attore James Franco fa alla bravissima Frida Giannini:
 
James Franco: Mi incuriosisce molto il primo attimo di ispirazione. Dove vai a ricercarla?
Frida Giannini: Nell’ultima collezione uomo P/E per esempio, mi sono ispirata al film “Come eravamo”. E’ uno dei miei film preferiti, dove Robert Redford è la quintessenza del fascino, così anni ‘70 e così elegante.
 
James Franco: Ho capito, allora subito dopo procedi con tutte le immagini che ruotano intorno a quel mondo…
Frida Giannini: Esattamente. Ma è un processo lungo che dura sei mesi, periodo in cui devo provare tutte le possibili direzioni. Per esempio per la collezione P/E donna, mi sono ispirata a questa incredibile mostra che c’era a Parigi la scorsa primavera su Yves Saint Laurent. Era incredibile, tutti i bozzetti e gli schizzi di Saint Laurent negli anni ‘70, con quei colori luminosi…Mi ha talmente colpito che poi quell’immaginario mi è rimasto dentro.
 
James Franco: Come mai i vestiti delle sfilate sono più estremi e stravaganti di quelli che poi ti ritrovi nei negozi?
Frida Giannini: In realtà da Gucci non accade spesso, e negli store più grandi delle città importanti si trovano anche i look più stravaganti. Ma noi da Gucci pensiamo che la sfilata deve riflettere in pieno quella che poi sarà la collezione in vendita.
 
James Franco: Ma allora cosa c’è dietro la creazione di un vestito eccessivo o bizzarro? Questi look estremi fanno notare di più la sfilata secondo te?
Frida Giannini: Non so cosa ci sia dietro, che pensiero ci sia. Io personalmente non mi considero un’artista quindi non mi piace l’idea di creare un abito che sia opera d’arte. Io sono una stilista, e sono veramente soddisfatta quando un mio abito rende più bella anche una persona normale, e non solo i modelli sulle riviste.
 

Parole di Serena Vasta