Folina: cos'è e quando si prende?

La folina è un integratore di acido folico utile per contrastare anemia, stanchezza e problemi di memoria dovuti ad una carenza di vitamina b9. Quando la dieta quotidiana non include abbastanza alimenti contenenti acido folico, può essere necessario ricorrere agli integratori di folina.

Folina: cos’è e quando si prende?

Foto di Jinning Li/Shutterstock.com

La folina è un prodotto a base di acido folico, la cui somministrazione è indicata nel caso in cui ci sia un deficit di vitamina b9. La carenza di acido folico nella maggior parte dei casi è la conseguenza di una dieta povera di alimenti contenenti acido folico; tuttavia ci sono alcune patologie e problematiche che possono ostacolare l’assorbimento di questa vitamina. Vediamo quando è importante ricorrere a questo integratore, con quali dosi e per quanto tempo assumerlo.

Cos’è la folina

La folina, come anticipato, non è altro che un prodotto medicinale a base di acido folico (vitamina b9), indicato nei casi in cui l’alimentazione non è sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di questa sostanza.

Avere un livello basso di vitamina b9 significa andare incontro a anemia, problemi all’apparato cardiovascolare e all’equilibrio del sistema nervoso; per questo in molti casi è preferibile ricorrere all’integrazione.

Quando si prende?

L’integrazione di acido folico, cioè l’assunzione della folina molto spesso, è una necessità, soprattutto durante la gravidanza. Durante i 9 mesi di gestazione assumere un integratore di acido folico significa allontanare il rischio di ritardi nella crescita o malformazioni fetali.

Questa vitamina però non serve solo alle mamme ma è importante anche per il benessere nella vita di tutti i giorni. Per questo l’integrazione di acido folico diventa indispensabile quando l’alimentazione da sola non basta a fornire una adeguata quantità di vitamina b9.
La carenza di acido folico è molto più comune di quanto si possa pensare ed è frequente anche negli adulti sani. Un’alimentazione povera di frutta e verdura; e in particolare carente di verdure a foglia verde come broccoli, spinaci e cavolfiori può bastare per sviluppare una carenza folica.

Se la nostra dieta è varia e equilibrata ma tendiamo a scegliere cotture prolungate e ad alte temperature, possiamo rischiare di non assorbire un sufficiente apporto vitaminico. Trattandosi di una sostanza idrosolubile la vitamina b9 può disperdersi quasi completamente durante la cottura o la conservazione dei cibi.

Infine ci sono alcune terapie mediche e farmacologiche, come quelle a base di antibiotici o di chemioterapici che possono rendere difficile l’assorbimento delle vitamine da parte dell’organismo.

Dosaggi e durata del trattamento

In caso di carenze alimentari, su consiglio del nostro medico, possiamo iniziare ad assumere la vitamina b9 attraverso integratori di folina.

Secondo le linee guida nazionali e internazionali l’apporto giornaliero di acido folico dovrebbe essere pari a 400 mcg (microgrammi). Si consiglia l’assunzione di 1-3 compresse di folina al giorno.
Per conoscere il dosaggio preciso di cui abbiamo bisogno è meglio sottoporre ad un medico le nostre analisi del sangue e evitare qualsiasi rimedio fai da te.

Parole di Redazione