Di Matteo Fantozzi | 27 Dicembre 2023
Arriva il Capodanno e torna anche un approfondimento sui film da guardare per questa festa. Andiamo a vedere come il cinema ci racconta il passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo.
Inutile nascondere che si tratta di una festa diversa dalle altre, anche perché contiene tutte le speranze dell’uomo in uno snodo metaforico tra quanto di brutto passato e un futuro che si spera migliore.
Film da guardare a Capodanno, tutti i consigli
E ora vi portiamo al centro di un’analisi dei film che parlano del Capodanno e che vi consigliamo vivamente di guardare dopo quelli suggeriti per il Natale.
Alcuni tristi, altri più divertenti tutti si interrogano comunque sul passaggio metaforico che ci fa chiudere un capitolo e aprirne uno nuovo.
The Palace (2023), Roman Polanski
Partiamo col nostro racconto da un film fresco fresco. L’ultimo lavoro di Polanski è stato presentato all’ultimo Festival di Venezia e aspramente criticato da tutti.
La risposta più ripetuta dopo la visione è stata “Ma Roman si è messo a fare i cinepanettoni?”.
Il film invece, oltre a essere divertente e un po’ sboccato, ha il solito acume del regista di film diversissimi tra loro come Rosemary’s Baby e Frantic.
In un’atmosfera grottesca persone ricchissime si trovano a vivere il Capodanno del 200 tra la paura del Millenium bug e le speranze che qualcosa del passato possa cambiare.
L’ultimo Capodanno (1998), Marco Risi
L’ultimo film di Marco Risi è tratto da un racconto di Niccolò Ammaniti e racconta i festeggiamenti dell’ultimo dell’anno in un condominio da tre punti di vista differenti.
Le storie si intrecciano fino a prendere una piega piuttosto grottesca. Grande protagonista è una meravigliosa Monica Belucci che è stata tradita dal marito e sembra proprio non digerire quanto accaduto.
Strange Days (1995), Kathyrin Bigelow
Strange Days è uno di quei film che fanno studiare nelle Università per la sua carica espressiva e per la visionarietà che porta oltre il consentito.
A cinque anni dal 2000 la regista Kathryin Bigelow, su sceneggiatura dell’allora marito James Cameron, gira un film che anticipa i termini e prova a raccontare l’arrivo del nuovo millennio tra droga tecnologica e momenti di vera perdizione.
Risate di gioia (1960), Mario Monicelli
Basterebbe dire che ci sono Anna Magnani e Totò per dare un motivo alla visione di Risate di gioia di Mario Monicelli. Ma in realtà ce ne sono anche molti altri.
Il principe della risata interpreta il suo solito ruolo di uomo che vive di espedienti. Verrà portato a un Capodanno di lusso per compiere qualche furtarello.
Mamma Roma invece interpreta una donna che spera in quella festa di poter celebrare davvero l’arrivo dell’anno nuovo nonostante tante avversità trovate sulla sua strada.
Parole di Matteo Fantozzi