Sono stati riconosciuti oltre 3 milioni di euro come risarcimento per le ferie non godute. Vincitori delle cause i lavoratori della Pubblica Amministrazione. Su 425 sentenze ben 412 hanno visto dare ragione ai dipendenti segnando precedenti importanti da conoscere.
L’articolo 36 della Costituzione disciplina il diritto alle ferie. In più ci sono diversi Decreti Leggi che regolano tale diritto ma sorgono comunque molto spesso dei dubbi al riguardo. La direttiva generale è che il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e alle ferie annuali retribuite, nessuno può rinunciarci (naturalmente si parla di dipendenti, nessuna tutela per gli autonomi).
Il periodo minimo di ferie maturabili è di 4 settimane l’anno ma i CCNL possono stabilire condizioni più favorevoli. Questo periodo non può essere sostituito dall’indennità per ferie non godute a mano che non si sia davanti alla risoluzione del rapporto di lavoro. Proprio con riferimento alle ferie non godute stiamo assistendo ad una pioggia di risarcimenti per i dipendenti del settore pubblico. Parliamo di circa 3 milioni di euro di indennità riconosciute, una cifra che non tiene conto degli accordi precedenti la sentenza.
Quando i dipendenti hanno diritto al risarcimento
Ben 412 sentenze vinte su 425, quasi il 97%. Una percentuale altissima, a cosa è dovuta? Per non pagare l’indennità al termine del rapporto, l’amministrazione ha il dovere di dimostrare di aver concesso al dipendente la reale possibilità di utilizzare le ferie con una programmazione adeguata e informando il lavoratore.
Non solo dovrà dimostrare di aver avvisato chiaramente il dipendente che se non le avesse prese le avrebbe perdute. L’onere della prova, dunque, spetta all’amministrazione, al datore di lavoro pubblico che contesta il pagamento. Dove queste prove dovessero mancare allora scatterebbe l’indennità sostitutiva ossia una somma di denaro erogata al lavoratore per i giorni di ferie non usufruiti.

Il motivo per il quale il rapporto di lavoro giunge al termine – licenziamento, dimissioni, pensione – non cambia il risultato. In mancanza di prove il dipendente dovrà ricevere un pagamento in denaro per i giorni di ferie non goduti non essendo stato adeguatamente informato dal datore di lavoro.
L’importo dell’indennizzo dipenderà dal guadagno del dipendente e dai giorni di ferie rimasti quando il rapporto sarà concluso. Ci sono dirigenti medici che hanno avuto diritto a 72 mila euro, funzionari a 50 mila euro e professori precari a 12 mila euro. Mediamente la stima è di 7 mila euro a causa (3 milioni diviso 412).