Emma Watson: le citazioni più belle sulle donne

Scopriamo le citazioni più belle di Emma Watson sulle donne, sull'uguaglianza di genere, sul femminismo che nulla ha a che vedere con l'odio per gli uomini.

Ecco le citazioni più belle sulle donne di Emma Watson. Giunta alla fama grazie al personaggio di Hermione in Harry Potter, la Watson ha saputo reinventarsi nel corso del tempo e oggi appare matura e più che mai combattiva. Le sue lotte femministe sono note ai più tant’è che il discorso tenuto dall’attrice alle Nazioni Unite per incoraggiare l’uguaglianza di genere ha colpito tutti, inclusi i detrattori che non l’hanno presa bene. Insomma, Emma è una tipa tosta, questo è chiaro.

Ecco allora una selezione delle frasi più belle sulle donne di Emma Watson:

– Bellezza non sono i capelli lunghi.. le gambe magre.. la pelle abbronzata e i denti perfetti.. Fidatevi di me. Bellezza è il viso di chi ha pianto e ora sorride.. bellezza è la cicatrice sul ginocchio fin da quando sei caduta da bambina.. bellezza sono le occhiaie quando l’amore non ti fa dormire.. bellezza è l’espressione sulla faccia quando suona la sveglia la mattina.. è il trucco colato quando esci dalla doccia…

– Se gli uomini non devono essere aggressivi per essere accettati, le donne non si sentiranno in dovere di essere sottomesse.

– L’esperienza deve dimostrare che la sicurezza delle donne, delle minoranze e di tutti i soggetti vulnerabili è un diritto e non un privilegio. Un diritto che sarà rispettato da una comunità che supporta e crede nei sopravvissuti. E che riconosca che quando la sicurezza di una singola persona viene violata sarà come se fosse violata quella di tutti.

– Se desideri diventare il primo ministro, è possibile. Se non lo fai, anche questo è meraviglioso. Ti rasi le ascelle, non te le rasi, un giorno non porti i tacchi, il giorno dopo sì. Queste sono cose irrilevanti che toccano solo la superficie delle cose e vorrei che le persone non si facciano distrarre. Noi vogliamo che le donne facciano esattamente quello che vogliono, per rispettare loro stesse e aumentare le loro possibilità.

I miei genitori non mi hanno voluto meno bene perché sono nata femmina; la mia scuola non mi ha limitata perché ero una ragazza; i miei maestri non hanno pensato che sarei andata meno lontano nella vita perché un giorno avrei potuto avere un figlio. Queste persone erano i miei ambasciatori della parità tra i sessi e mi hanno resa la persona che sono oggi

– E’ tempo di pensare al genere come uno spettro, e non come a due insiemi di valori opposti.

Trovo il concetto di essere sexy imbarazzante e confuso. Se faccio un servizio fotografico, le persone fanno di tutto per cambiarmi. Tingono i miei capelli di biondo, mi sistemano le sopracciglia, mi creano una frangia. Poi c’è la fase vestiti. So che tutti mi vorrebbero vedere con una gonna ultra corta, ma non fa per me.

– La sicurezza delle donne è un diritto.

– Il percorso universitario deve far capire alle donne che il loro valore viene stimato. E non solo ma che le donne appartengono alla leadership della stessa università.

– Più ho parlato di femminismo e più mi sono resa conto che troppo spesso battersi per i diritti delle donne era diventato sinonimo di odiare gli uomini. Se c’è una cosa che so con certezza è che questo deve finire. Per la cronaca, il femminismo per definizione è la convinzione che uomini e donne debbano avere pari diritti e opportunità: è la teoria dell’uguaglianza tra i sessi – politica, economica e sociale.

– La cosa più triste che una donna possa fare è abbattere la sua autostima per colpa di un ragazzo.

Non lasciare che nessuno ti dica cosa puoi o non puoi fare, cosa puoi o non puoi ottenere. Fai quello che vuoi e sii chi desideri. Incoraggiamoci e includiamoci a vicenda, senza ostracizzare chi abbiamo davanti a noi per una questione di genere.

– Le mie ricerche più recenti mi hanno fatto scoprire che “femminismo” è diventata una parola impopolare. Le donne si rifiutano di identificarsi come femministe. A quanto pare sono considerata una di quelle donne le cui parole sono percepite come troppo forti, troppo aggressive contro gli uomini, persino non attraenti. Perché questa parola è diventata così scomoda?

– Mi piace il processo di crescita e l’idea di invecchiare. Sono più interessata alle donne che hanno qualche imperfezione. Mi sembrano più convincenti.

– Quando avevo 8 anni, ero confusa dal fatto che mi definissero una prepotente perché volevo dirigere la recita per i nostri genitori: ma ai maschi non succedeva. Quando avevo 14 anni ho cominciato a essere trattata come un oggetto sessuale da alcuni media. Quando avevo 15 anni le mie amiche hanno cominciato a lasciare le squadre degli sport che amavano perché non volevano diventare muscolose. Quando avevo 18 anni i miei amici non erano capaci di esprimere i loro sentimenti.

– Ho deciso che ero una femminista quando a 14 anni alcuni organi di stampa hanno iniziato a dipingermi come un oggetto sessuale.

Parole di Laura De Rosa