Dolce & Gabbana veste Vittoria Puccini e Donatella Finocchiaro al Cinema Italian Style

Pizzo e total black per le attrici Donatella Finocchiaro e Vittoria Puccini, splendide alla manifestazione losangelina "Italian Cinema Style". Ecco i loro look Dolce E Gabbana.

Dolce & Gabbana veste Vittoria Puccini e Donatella Finocchiaro al Cinema Italian Style

Vittoria Puccini e Donatella Finocchiaro sono state immortalate sul red carpet in due splendidi look firmati Dolce & Gabbana, molto diversi fra loro ma entrambi provenienti dalle nuove collezioni dei due stilisti italiani. L’occasione, del resto, è stata il Cinema Italian Style, una manifestazione che si svolge ogni anno a Los Angeles e che, quest’anno ha visto tra i numerosi attori del nostro paese volati oltreoceano per presentare i propri film, anche queste due splendide attrici. E quali abiti indossare quando si parla di stile italiano nel mondo se non proprio le creazioni di Dolce & Gabbana, una delle griffe made in Italy più amate dalle star?

Vittoria Puccini è stata, insieme a Pierfrancesco Favino, la testimonial della manifestazione e anche questa volta non ho potuto fare a meno di lodare il suo look: qualunque cosa indossi è sempre molto chic! Se al Festival del Cinema di Venezia 2011 ci ha incantato con un abito Versace, questa volta la Puccini ha abbandonato i colori tenui per un total black. Eccola con un abito cocktail corto in pizzo nero dalla collezione primavera estate 2012 di Dolce & Gabbana.
 
Sempre pizzo nero per Donatella Finocchiaro anche se le linee e la lunghezza dell’abito sono più da red carpet e da diva. L’attrice siciliana ha indossato un bellissimo abito lungo coordinato con sandali e clutch nera, unito tocco di colore un bracciale e degli orecchini in oro con pietra rossa in stile vintage e retrò. L’abito fa parte della Demi Couture di Dolce & Gabbana.
 
Personalmente mi piacciono entrambi i look anche se trovo che l’abito indossato da Donatella Finocchiaro sia più elegante e adatto ad un evento come questo. E voi chi preferite?

Parole di Ilaria Galli