Dior presenta la prima collezione Cruise senza Galliano: un po' troppo minimal?

La collezione Cruise 2012 di Christian Dior è in assoluto la prima collezione della maison francese senza John Galliano. Una prova che non convince e soprattutto che ci pare un po' troppo minimal, non trovate?

Dior presenta la prima collezione Cruise senza Galliano: un po’ troppo minimal?

In queste settimane le case di moda ci stanno regalando un primo assaggio delle collezioni primavera/estate 2012 presentandoci le collezioi Cruise. Tra le maison che hanno sfoggiato le proprie proposte c’è anche Christian Dior, su cui sono puntati tutti gli occhi del mondo della moda in quanto si tratta della prima prova del marchio senza John Galliano, licenziato dalla maison in seguito alle accuse di antisemitismo e razzismo. Una prova che però non convince: non trovate infatti che sia un po’ troppo semplice e minimalista? Se cerchiamo un abito Christian Dior, sicuramente siamo alla ricerca di un capo decisamente poco spoglio di dettagli capaci di essere ricordati nel tempo!

QUale sarà il futuro della maison Christian Dior senza Galliano? Una domanda che tutti, da febbraio ormai, si stanno facendo e a cui non abbiamo ancora una risposta certa. Il gruppo LVMH che possiede il marchio non vuole certo riprendersi Galliano, che ha licenziato anche dal marchio che porta il suo nome.
 
I dubbi sull’evolversi della situazione crescono ancora di più di fronte alla collezione Cruise 2012 presentata nei giorni scorsi a Parigi. Una collezione che praticamente non ha nulla a che spartire con l’immaginario della donna Christian Dior e che potrebbe invece andare benissimo per brand minimal come Chloé e Céline forse.
 
Insomma, cosa dobbiamo aspettarci per le sfilate di ottobre? Io credo che la maison debba al più presto nominare un direttore creativo che lasci un’impronta stilistica precisa alla collezione, il team interno e l’atelier è certamente capace, ma forse ha bisogno di una guida che sappia rendere riconoscibile lo stile del marchio. E voi, che cosa ne pensate?

Parole di Marinella Borzi