Dieta dimagrante, gli spuntini vanificano gli sforzi

Lo spuntino può aiutare la linea o può essere molto dannoso, dipende da come viene consumato e se è espressione di fame o solo una pessima abitudine

Dieta dimagrante, gli spuntini vanificano gli sforzi

La dieta dimagrante non deve essere ostacolata da golosi spuntini e merendine. È vero che abbiamo sempre detto che gli snack spezzafame fanno bene, ma devono essere pianificati all’interno della vostra dieta e non devono essere ipercalorici. Quante sono le persone che durante la giornata, magari anche solo per noia spiluccano, annullando i sacrifici della dieta dimagrante. A sostenerlo è una ricerca condotta dal Prevention Center dell’Hutchinson Cancer Research Center di Seattle.

Secondo i dati raccolti, le donne che si fanno tentare dallo spuntino perdono meno peso rispetto a quelle che rinunciano o mangiano uno spezzafame solo quando si sentono davvero affamate. Contro questo vizietto, potrebbe essere d’aiuto consumare pasti a orari regolari.
 
I ricercatori hanno verificato che l’intervallo tra un pasto e l’altro supera le 5 ore, è normale avere fame e consumare uno snack non mette in pericolo la linea, ma se lo spuntino è solo una scusa per ingurgitare calorie vuote allora ci sono gravi pericoli. Secondo i dati Usa, il 97 percento delle persone fa uno spuntino e consuma soprattutto patatine, crackers, biscotti o dolcetti, gelati. Sono prodotti troppo calorici, meglio un frutto o uno yogurt magro.
 
Anne McTierman, direttore del centro, ha dichiarato: “Se l’intervallo fra colazione e pranzo o pranzo e cena è relativamente breve e si mangia a sufficienza è difficile che si senta davvero fame: in questi casi lo snack è espressione di un’abitudine, un momento di svago, un “mangiare senza pensarci” che non riflette il soddisfacimento di un’esigenza fisica e perciò è deleterio”.