Armani attacca Prada e Gucci "Io faccio moda loro belle borse"

Armani attacca Prada e Gucci “Io faccio moda loro belle borse”

Dopo la sfuriata di Roberto Cavalli, anche Giorgio Armani vuole mettere i puntini sulle “i” e nel backstage della sfilata autunno inverno 2012 2013 sbotta e fa delle affermazioni poco carine verso Gucci e Prada. Re Giorgio ha dichiarato che la sua moda non si può paragonare a quella di Miuccia Prada o di Frida Giannini, perchè lui fa la vera moda, lui si dedica anima e corpo all’abbigliamento, loro invece fanno solo delle belle borse… e un buon pret a porter!

Anche nell’Olimpo delle grandi case di moda ci sono i reietti, Re Giorgio, che non a caso si è conquistato questa importante carica, si considera un gradino, anzi molto gradini, sopra i colleghi, perchè lui fa la vera moda, lui crea abiti e capi di abbigliamento che la gente acquista e che corrispondono all’80% del suo fatturato. Per le altre case di moda, come Prada e Gucci, è al contrario, fanno tanto con gli accessori e pochissimo con l’abbigliamento. Per Giorgio Armani questo è il motivo per cui il suo lavoro non può essere paragonato con quello di Miuccia e Frida.
 
Giorgio Armani fa anche un esempio concreto: “Mi piacerebbe che scriviate che Armani ha inventato dei nuovi pantaloni (si riferisce ai pantaloni affusolati e corti al ginocchio della nuova collezione Emporio vista in passerella poche ore fa, ndr). Ho abbinato scarpe basse, anche se abbiamo lottato per i tacchi alti, ma con questi pantaloni la mia donna sembrava una valchiria, una escort”.
 
Re Giorgio prosegue spiegando com’è la sua donna: ”La mia donna è molto curata perche’ io amo molto il mio lavoro. E’ le difficoltà del mio lavoro sono fare cose vendibili e altrimenti nuove”.
 
Io credo che sia chiaro a tutti che le collezioni di Giorgio Armani hanno una marcia in più, rispetto alle altre griffe però, non è molto elegante, dire ai colleghi “io sono meglio di voi”! Karl Lagerfeld non ha tutti i torti quando dice che la moda italiana è volgare
 
Voi che ne pensate?

Parole di Serena Vasta