Cinque ingredienti che aiutano a combattere le cicatrici dell’acne

Cicatrici, macchie, tono disomogeneo dell’incarnato e superficie irregolare del derma sono lì a ricordare che abbiamo avuto l’acne. Ecco però cinque prodotti che aiutano a combattere questi inestetismi

Cinque ingredienti che aiutano a combattere le cicatrici dell’acne

Foto Shutterstock | surowa

Purtroppo chi ha dovuto affrontare l’acne spesso si trova a dover combattere anche con i suoi lasciti: macchie, tono disomogeneo dell’incarnato e superficie irregolare del derma. Le cicatrici dell’acne sembra stare lì per ricordarci ogni giorno la dura battaglia contro questa malattia cronica della pelle.

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I cinque ingredienti per combattere le cicatrici dell’acne

Alcune cicatrici dell’acne sembrano non volersene andare mai, ma prestando attenzione ai prodotti giusti non tutto è perduto. Ecco i cinque ingredienti che aiutano a combattere l’acne.

Prodotti a base di CBD

I prodotti a base di CBD hanno un effetto calmante e antinfiammatorio, per questo sono ottimi per prevenire e alleviare i rossori che possono emergere intorno alle cicatrici dell’acne.

Abbinato all’acido ialuronico poi il CBD, utilizzabile sotto forma di olio, ha anche un effetto riempitivo: distende la pelle rimpolpandola e attenuando eventuali irregolarità sulla superficie della pelle.

AHA e acido salicilico

L’esfoliazione è uno degli step della skincare da non sottovalutare per chi si trova ad affrontare le cicatrici dell’acne. Prestando attenzione a non esagerare (rischiando così di causare ulteriori rossori e infiammazioni irritando la naturale barriera protettiva del derma), l’utilizzo di un prodotto esfoliante potrebbe davvero cambiare radicalmente l’aspetto della pelle.

Le possibilità sono diverse: si può optare per un tonico a base di AHA (acido lattico o mandelico) usato quotidianamente, oppure con cicli di trattamenti localizzati a base di acido salicilico, infine, resta la possibilità di trattamenti più aggressivi, come dischetti imbevuti di acidi o maschere per il peeling, da utilizzare però solo una volta la settimana.

Il peeling comunque è una pratica aggressiva sulla pelle e sarebbe bene rivolgersi ad un medico dermatologo per capire quali sono necessità e controindicazioni di ogni caso specifico.

Nicotinamide 

È un ingrediente forse poco consciuto ma molto importante per combarrere cicatrici e danni provocati dal sole, come iperpigmentazione o discolorazione cutanea. La nicotinamide è una vitamina idrosolubile del gruppo B che agisce inibendo la produzione degli enzimi responsabili della pigmentazione.

È anche antinfiammatoria, quindi agisce molto bene sulla texture della pelle senza provocare le irritazioni tipiche degli acidi sopraelencati, rendendola un prodotto ottimo per l’uso quotidiano.

Vitamina C

La vitamina C è come la Fata turchina degli antiossidanti per la nostra pelle: illumina e rischiara. Contribuisce a mitigare i segni lasciati dalle cicatrici dell’acne e anche a “scolorire” i segni scuri favorendo la produzione di collagene che riduce lo stress ossidativo delle cellule e ne favorisce il riciclo.

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Curcuma

La curcuma è un antimicrobico e antisettico, il che vuol dire che elimina e inibisce la produzione di microbi sulla pelle. Il vantaggio dell’uso topico di questo potente rimedio naturale, più conosciuto in cucina che in dermocosmesi, è quello di alleviare il rossore e favorire il processo di disinfiammazione.

Usarlo è molto semplice: basta mescolare un po’ di polvere di curcuma con del miele e utilizzare la mistura come una maschera da applicare sulle cicatrici lasciate dall’acne.

Retinolo

I retinoidi sono composti chimicamente collegati alla vitamina A, e sono utilizzati per le loro proprietà rigenerative. Favoriscono infatti il riciclo cellulare e, oltre a trattare le cicatrici dell’acne, agiscono su rughe e linee di espressione, quindi hanno un doppio vantaggio.

E se non fosse abbastanza ce n’è anche un terzo: prevengono l’insorgere di nuovi sfoghi cutanei. L’unica controindicazione è che la pelle ci mette un po’ di tempo per “accettarli”, quindi è bene utilizzarli con sotto controllo di un dermatologo.

Parole di Elena Pavin