L’attenzione sul tema è crescente perché soprattutto in estate aumenta il numero degli italiani che si fa installare delle telecamere di videosorveglianza per tenere monitorato l’esterno o l’interno della propria abitazione e prevenire situazioni sgradevoli come la visita dei ladri mentre si è in vacanza. Nessuno vorrebbe tornare dalle ferie e vedere la propria dimora svaligiata, quindi affidarsi a sistemi del genere è sempre più comune.
A volte, complice la necessità di risparmiare, si ricorre al fai da te e non si incarica una ditta specializzata per montare webcam e telecamere di sorveglianza, con la conseguenza che ci si mette a rischio di incorrere in una sanzione, in una multa da migliaia di euro perché, non conoscendo la legge, si fa qualcosa di sbagliato.
Capita più spesso di quanto non si creda, ecco perché diventa importante, se non fondamentale, documentarsi per evitare possibili violazioni al codice. Ecco cosa bisogna sapere.
Quando le telecamere non sono a norma, cosa dice la legge
L’interesse verso i sistemi di sicurezza cresce e insieme ad esso anche la volontà di proteggere la propria casa con essi. Per farlo, tra l’altro, si può richiedere il bonus sicurezza per l’acquisto di impianti e altri accessori volti ad aumentare il controllo nelle aree di propria pertinenza.

Però c’è da dire che una semplice telecamera di sicurezza avvitata sul muro esterno della casa può nascondere delle sorprese che non sono sempre piacevoli. Bisogna considerare il fatto che non siamo nel Far West, dove vale la legge del più forte, in Italia è molto importante rispettare la legge e la privacy quando si tratta di videosorveglianza.
Nel dettaglio, l’uso delle telecamere è sempre relativo a un bisogno di sicurezza e non per spiare i vicini, ad esempio, o effettuare registrazioni non autorizzate. Per altro l’ambito è regolato dal Codice della Privacy (Decreto Legislativo n. 196/2003) e dal Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati (GDPR) che sono volte a garantire il corretto trattamento dei dati personali, inclusi quelli raccolti tramite telecamere di sorveglianza.
Dove mettere le telecamere per evitare multe
Il problema poi non è “dove”, ma “come”. In effetti una o più telecamere si possono posizionare dove si vuole, agli angoli delle case, sul portone di ingresso principale, sulla porta del retro, sul cancello del giardino e via di seguito. Ma qui arriva il dettaglio a cui bisogna fare attenzione. Non tutti le posizionano a norma di legge, ecco cosa bisogna sapere per evitare multe e guai.
È sempre vietato posizionare le telecamere in direzione delle aree che non sono di propria pertinenza, non devono riprendere aree pubbliche, come la strada di fronte alla casa o il giardino del vicino.
L’occhio del grande fratello deve essere direzionato sull’uscio, sul cancello e sulle finestre, non inquadrare tutta la via, insomma, è vietato. E poi bisogna appendere un cartello che indichi chiaramente che vige un sistema di videosorveglianza. Se non rispettano tali regole ci sono sanzioni anche salate, le multe possono arrivare fino a 36.000 euro.