Disoccupati, lavoratori autonomi, precari, ma non solo… Diversi contribuenti senza un datore di lavoro o senza il supporto di un ente pensionistico che possa effettuare il conguaglio fiscale, devono delegare la gestione del rimborso 730 direttamente dall’Agenzia delle Entrate. In questi casi non ci sarà un accredito in busta paga o nel cedolino della pensione.
Il contribuente presenta dunque il Modello 730 senza sostituto, indicando che il rimborso andrà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Dopodiché, se dalla dichiarazione dovesse emergere un credito, l’AdE provvederà a effettuare il rimborso, generalmente a partire da un mese preciso. E se invece risulta un debito? In questo caso il contribuente dovrà saldarlo tramite Modello F24.
Le principali voci di rimborso vanno dalle spese sanitarie alla detrazione sugli interessi passivi del mutuo, dalle spese scolastiche alle assicurazioni sulla vita. Possono essere rimborsate le spese per i bonus casa e le detrazioni per lavori di miglioramento energetico, i versamenti volontari per la pensione e anche le spese per attività sportive dei figli.
I tempi di attesa per il rimborso, com’è noto, possono variare. Non c’è quindi nulla di sicuro. Da anni i contribuenti segnalano e lamentano ritardi insopportabili, anche di diversi mesi. L’Agenzia delle Entrate, di norma, inizia a erogare i rimborsi nel mese dicembre, ma i tempi si allungano in certi casi particolari.
Per esempio, per importi superiori a 4.000 euro. Quando il rimborso è alto, l’autorità fiscale potrebbe voler effettuare dei controlli aggiuntivi. Da qui l’inevitabile slittamento all’anno successivo del rimborso. Abbiamo dunque a che fare con tempistiche che possono essere più lunghe e snervanti rispetto ai rimborsi accreditati in busta paga o pensione.
Come velocizzare i tempi per il rimborso 730 senza sostituto d’imposta
Esiste una strategia per velocizzare il rimborso. La prima cosa da fare è quella di comunicare il proprio IBAN all’Agenzia delle Entrate, così da ricevere l’accredito direttamente sul conto corrente. Per farlo bisogna accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate e poi accedere all’area “Servizi”. Da qui bisogna scegliere la categorie “Rimborsi”. Dopodiché bisogna selezionare la voce “Comunicazione IBAN”.

Si tratta poi di compilare il modello di richiesta accredito persone fisiche. Il modello va poi inviato via PEC o consegnato a mano presso uno sportello territoriale. C’è poi un altro aspetto importante: il rimborso 730 senza sostituto viene elaborato in ordine di presentazione. Chi invia il Modello 730 precompilato già a maggio o a giugno, quindi, potrebbe guadagnare un po’ di tempo… Di certo, chi prima presenta il modello prima potrebbe ricevere il rimborso. Presentandolo a settembre è logico dover aspettare parecchio.
Chi ha debiti pendenti con l’AdE deve fare particolare attenzione. In questi casi, il rimborso potrebbe essere bloccato o sfruttato dall’Agenzia per compensare il debito. Il contribuente dovrà quindi verificare la propria situazione accedendo al cassetto fiscale