Di Carlotta Tosoni | 15 Dicembre 2020
Siamo sempre alla ricerca di nuovi metodi per arricciare o fare la piega mossa ai nostri capelli, possibilmente facili e veloci. L’ultimo trucco sull’argomento arriva da una giovane TikToker napoletana che ha scoperto che per creare onde perfette basta arrotolare le ciocche di capelli attorno ai raggi del calorifero.
@kekka.mngcsl ha provato questo trick sui capelli umidi con risultati stupefacenti: un’onda perfetta in un minuto. Il video della ragazza ha raggiunto le 13 milioni di visualizzazioni in poco tempo. D’altronde la sua scoperta è interessante: in pochissimo tempo si possono ottenere boccoli da favola, per di più senza sprecare energia visto che non si attaccano alla corrente altri strumenti. Ma non è esattamente un metodo totalmente sicuro.
Il metodo del calorifero: perché è sempre meglio usare gli strumenti giusti
Probabilmente starete già pensando di provare la prossima volta che vi laverete i capelli, eppure questa non è la tecnica più salutare per voi e per i vostri capelli.
Innanzi tutto, bisogna prestare molta attenzione a non avvicinarsi col viso al calorifero: il rischio è quello di scottarsi la faccia o comunque farsi male. In secondo luogo, ferri arricciacapelli e piastre sono progettati per lavorare la chioma senza stressarle eccessivamente grazie alla copertura in ceramica e soprattutto al controllo della temperatura.
Il termosifone rischia di seccare i capelli e spezzare le punto: per quanto si possa utilizzare un termoprotettore, è meglio affidarsi agli strumenti tradizionali.
Ma il metodo del calorifero è già diventato virale: gli ha addirittura dedicato un articolo Teen Vogue, che ha pure consultato alcuni esperti in merito, i quali raccomandano di non utilizzarlo spesso ed esclusivamente sui capelli asciutti e protetti con i prodotti giusti. Ma non solo: è stato già ripreso da un’altra TikToker nostrana, la prima di una probabile lunga serie. La modella Elisa Montorio ha “sfidato” la creatrice e ha provato a sua volta, rimanendo soddisfatta del risultato.
Parole di Carlotta Tosoni