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La ricetta per un secondo piatto saporito, comoda quando restano avanzi di cena o si vuole servire un piatto semplice ma gustoso e ricco. I crostini di polenta sono un ottimo modo per riutilizzare della polenta avanzata realizzando una portata ad effetto, accompagnata da abbinamenti intensi come mortadella, pancetta e formaggio. Provate a realizzarla anche come portato per un pranzo domenicale, sarà un successo.
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Ingredienti
- Polenta: 4 fette
- Mortadella: 4 fette
- Pancetta affumicata: 4 fette
- Formaggio Fontina: 4 fette
- Parmigiano Reggiano: quanto basta
- Burro: 30 gr
- Sale: quanto basta
- Uova: 2
- Noce moscata: quanto basta
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Ricetta e preparazione
Ecco la ricetta per preparare i crostini di polenta con mortadella e pancetta
Tagliate 4 fette di mortadella spesse
Tagliate 4 fette di pancetta affumicata fine
In una padella antiaderente fate sciogliere del burro e dorate la polenta, aggiungete un pizzico di sale. Su ogni fetta di polenta ponete la fetta di pancetta, successivamente la mortadella e per ultimo il formaggio
A fuoco basso coprite la padella e lasciate cuocere fino a formaggio fuso, mentre in un contenitore unite il Parmigiano grattugiato e un sfumatura di noce moscata alle uova ben sbattute e aggiungete alla polenta in padella
Dopo 5 minuti circa di cottura, a uova pronte, servite calda
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Consigli
Una ricetta veloce e molto semplice, i crostini di polenta si sposano perfettamente con un vino corposo come un rosso Raboso Piave, tipico delle zone del padovano, chiamato anche Friularo. Ottima per cucinare un secondo piatto con quello che si ha in casa, senza pretese ma dal gusto garantito. Buon appetito.
Le varianti della polenta
In genere, la polenta viene presentata in tavola su di un’asse circolare, coperta da uno straccio e viene servita, a seconda della sua consistenza, con un cucchiaio o a fette. Queste ultime un tempo tagliate con un filo di cotone, dal basso verso l’alto. Tante le varianti regionali di questo piatto unico con cui si possono condire anche i crostini. La prima è la famosissima polenta taragna, tipica della cucina valtellinese e delle valli bergamasche. Il suo nome deriva dal lungo bastone (tarai) usato per mescolarla all’interno del paiolo di rame in cui veniva preparata. Come altre polente della montagna lombarda anche questa è preparata con una miscela contenente farina di grano saraceno, che le conferisce il tipico colore scuro, diversamente dalle preparazioni di altre regioni, che utilizzano un solo tipo di farina, ottenendo quindi una polenta gialla.
La pulenta uncia viene invece cucinata dalle parti del lago di Como. Dopo aver preparato la polenta con farina di mais e con l’aggiunta di farina di grano saraceno nel paiolo, la si mischia ad un soffritto di abbondante burro, aglio e salvia con del formaggio tipico semuda fino ad ottenere un composto omogeneo.
La polenta concia
E’ invece uno dei più noti piatti tipici valdostani e biellesi. Molto indicata per riempire e scaldare nelle giornate fredde, questa polenta è conosciuta anche come “polenta grassa”.
I suoi ingredienti sono quelli tipici della cucina popolare tradizionale delle montagne italiane: farina di mais e formaggio. La polenta concia non ha una ricetta rigida, ma viene tendenzialmente preparata fondendo nella polenta a fine cottura cubetti di fontina e/o toma e burro fuso.
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