Pancia gonfia, davvero troppo, e flatulenza imprevista che rischia di mettere a disagio, in caso di meteorismo, la prima abitudine da modificare è l’alimentazione. Variare la dieta, scegliendo un regime alimentare più equilibrato e bilanciato, è la mossa migliore per cercare di alleviare i fastidi di questo disturbo intestinale. Ecco gli alimenti giusti, da portare a tavola, e quelli da evitare, per non peggiorare la situazione.
Di cosa si tratta
Il meteorismo è un disturbo che interessa ben il 15% della popolazione italiana. Caratterizzato dalla presenza di una quantità eccessiva di gas all’interno dell’intestino, il meteorismo, che viene definito anche sindrome meteorica, provoca anche una spiacevole sensazione di tensione e gonfiore addominale.
Gli alimenti sì
Tra gli alleati da inserire, spesso e volentieri, nell’alimentazione, per contrastare la comparsa del meteorismo, ci sono: il finocchio, l’anice, il cumino, il mirto, i mirtilli, le mele e la menta.
Gli alimenti da evitare
Se la lista dei cibi ammessi, quelli da marchiare con un “Sì” convinto, è decisamente ristretta, quella degli alimenti “No”, da evitare o limitare fortemente in caso di meteorismo è ben più nutrita. Ecco quali sono i cibi in questione: le banane; il cioccolato; le bevande gassate; gli alcolici, dal vino ai superalcolici; i formaggi; i frullati, i frappè; il gelato; la panna montata; la maionese; lo zucchero; la marmellata; la mollica del pane; la pasta sfoglia; il brodo di carne; le fritture; i fagioli; le prugne; le lenticchie; le fave; le cipolle; i crauti; il cavolfiore; i cavoli; i broccoli; i dolcificanti artificiali.
Qualche consiglio utile
Modificare la dieta è la prima arma vincente, ma per vincere davvero la battaglia contro il meteorismo, meglio mettere in campo anche altri alleati. In particolare, è importante masticare lentamente, evitare le abbuffate e consumare la frutta, soprattutto quella zuccherina, lontano dai pasti. Meglio pasti frequenti e piccoli, da consumare lentamente, senza troppa fretta e foga, piuttosto che pochi pasti troppo abbondanti. All’origine del disturbo molto spesso c’è l’aerofagia, cioè l’introduzione di troppa aria durante l’assunzione degli alimenti, legata soprattutto alle pessime abitudini, come mangiare in fretta, bere bevande gassate o masticare troppo spesso chewing-gum. Da tenere a debita distanza, inoltre, anche le accoppiate alimentari più pericolose per la formazione dei gas intestinali di troppo. Da evitare, per esempio, l’associazione tra carne e formaggi, uova e legumi, che rischiano di peggiorare la situazione.