Parliamone sabato ha chiuso, Paola Perego in lacrime: "Sono una brava persona ma ho un marito scomodo"

Paola Perego si sfoga: in lacrime davanti alle telecamere de Le Iene sostiene di non essere un mostro, quello spauracchio che ora la direzione Rai avrebbe liquidato come sessista e rimanda al mittente le accuse, nella convinzione di avere un marito scomodo.

Parliamone sabato ha chiuso, Paola Perego in lacrime: “Sono una brava persona ma ho un marito scomodo”

Parliamone sabato ha chiuso battenti e Paola Perego in lacrime si difende ai microfoni de Le Iene. La chiusura del programma di Rai Uno era stata annunciata da Lucio Presta, marito della conduttrice nonché agente di Paola Perego. Non si era placata l’indignazione sulle frasi sessiste venute fuori al talkshow condotto dalla Perego: incriminata la lista sulle donne dell’est nel dibattito che verteva sul perché “gli uomini italiani preferiscono le straniere”. Immediate le reazioni di disgusto, ma anche le scuse ufficiali della Rai, attraverso le parole del Presidente Monica Maggioni e il direttore Rai Uno, Andrea Fabiano. Ma per qualcuno le scuse non sono bastate.

Lo sfogo di Paola Perego: “Sono una brava persona”

Dopo alcuni giorni di silenzio è arrivato l’accorato sfogo con le lacrime della conduttrice Paola Perego, che in un’intervista a Le Iene ha dichiarato di star male per essere stata tirata in ballo in una situazione molto più grande di lei: “Sto male per tutte quelle persone che, fidandosi di me, mi hanno seguita in questo programma, ancora non mi rendo conto di quello che sta accadendo, sono disorientata”.
Una Paola Perego emotivamente provata, quella che si trova davanti alle telecamere dopo il ciclone mediatico intorno al programma Parliamone Sabato, da lei ideato e condotto. Lacrime spontanee e la paura di quella che definisce una “violenza terribile” contro la sua professionalità.
“Non me lo merito, credo di essere una brava persona”, chiarisce, a dispetto delle tante speculazioni sul caso. Subito dopo, la Perego afferma: “Forse ho un marito scomodo”.
Frasi forti di una donna colpita nella professione e nell’animo, che si lascia andare al pianto mentre parla di una “sentenza” già scritta con la chiusura del suo programma e la probabile fine del suo contratto in Rai.
Paola Perego si trova oggi a doversi difendere da pesanti accuse di sessismo, a cui replica: “Hanno approvato quell’argomento, loro si sono dissociati da una cosa che hanno approvato e ora fanno la figura di quelli che stanno salvando l’Italia da questo mostro”.

Il Tweet polemico di Lucio Presta

Sui social, in molti hanno chiesto il licenziamento di Paola Perego e la chiusura del programma, confermata con un Tweet di Lucio Presta, che polemico ha detto: “Ora accanitevi su altro”. Il re dei manager dei divi televisivi non l’ha presa benissimo, come del resto sua moglie.

La lista sulle donne dell’Est

Procediamo con ordine. Il talk show settimanale, in onda ogni sabato alle 16.40, condotto da Paola Perego, ha scatenato una vera e propria bufera. Nella puntata l’argomento era appunto “perchè sia meglio avere una fidanzata dell’Est“. Ospiti in studio l’ex Miss Italia Manila Nazzaro, il direttore di Novella 2000 Roberto Alessi, Marta Flavi e l’attore Fabio Testi. Ad un certo punto della discussione, già di per sé ricca di stereotipi sessisti e di banalità misogine, la Perego manda una grafica che farà discutere. Non è servito precisare che “l’ha presa da Internet”, perché i più iniziano a pensare che si tratti di uno scherzo. Ecco i 6 motivi:

1) Sono tutte mamme, ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo;
2) Sono sempre sexy, niente tute né pigiamoni;
3) Perdonano il tradimento;
4) Sono disposte a far comandare l’uomo;
5) Sono casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casa;
6) Non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio.

Per gli ospiti del talk show tutto normale, mentre in rete si è scatenata la bufera.

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Le reazioni

Le affermazioni hanno scatenato indignazione e rabbia nel popolo web. Un mix tra sessismo e razzismo? Di certo non elegante parlare di donne come merce di scambio, di alcune di esse come ruba-mariti perché più capaci a sottomettersi ad un uomo.

“Non ho capito se la puntata di #ParliamoneSabato offendesse di più le donne italiane o quelle dell’est. Comunque, com’è lontano l’8 marzo… “, scrive amareggiato un utente, mentre qualcuno pensa si tratti addirittura di uno scherzo. C’è anche chi si spinge a chiedere le teste degli autori del programma come la scrittrice Silvia Ballestra: “Fuori i nomi degli autori di Parliamone sabato di Rai1 subito. E domani tutti a casa, la Perego per prima. #Rai #donne #vergogna”. E sul caso della trasmissione Parliamone Sabato è intervenuta anche la Presidente della Camera Laura Boldrini, per la quale ”le donne sono trattate come peluche” e si è detta seriamente preoccupata: “Se noi facciamo di una donna un oggetto, da lì il passo alla violenza è breve”. E, in effetti, per molti è un clamoroso passo indietro che mortifica anni di lotta per l’emancipazione femminile.
Tuttavia, c’è anche chi ha risposto con l’ironia, per esempio stilando una lista di motivi per cui scegliere un ragazzo italiano.

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Le scuse

Lo scivolone ha costretto la Tv di Stato a chiedere pubblicamente scusa, in primis tramite la presidente Rai Monica Maggioni, che è intervenuta prima “personalmente come donna”, poi scusandosi perché “è un’idea di donna che non può coesistere con il servizio pubblico”. E ha aggiunto: “Ogni giorno ci interroghiamo su quale immagine di donna veicoliamo, su come progredire, uscire dagli stereotipi. Poi accade un episodio come questo: il problema non è una battuta inconsapevole, ma la costruzione di una pagina su un tema del genere”.

Le scuse sono arrivate anche dal direttore di Rai Uno Andrea Fabiano su Twitter con un laconico “Gli errori vanno riconosciuti sempre, senza se e senza ma. Chiedo scusa a tutti per quanto visto e sentito a #Parliamonesabato”.
A qualcuno però le scuse non bastano. In molti chiedono che si paghi per errori e “bestialità” del genere. Il senatore Francesco Verducci, vice presidente della Commissione Vigilanza Rai si è già espresso duramente senza lasciare spazio a dubbi: “La Rai ha il compito di promuovere democrazia e diritti, quanto avvenuto sabato è molto più di un semplice incidente. Gran parte della programmazione d’intrattenimento, in specie mattutina e pomeridiana, va ripensata. E i responsabili di quanto accaduto sabato devono dimettersi“.
Voi che ne pensate?

Parole di Lavinia Sarchi