Come coltivare i garofani in casa? C’è chi ha la fortuna di avere un giardino, chi un balcone o un terrazzo, ma ciò non importa: la coltivazione di questi bellissimi fiori non è, infatti, difficile come può sembrare, ma basta seguire alcuni piccoli suggerimenti da applicare. I garofani sono piante ornamentali adatte per la decorazione di giardini, balconi e case: di questa famiglia esistono diverse specie annuali, perenni e biennali che sono caratterizzate da fiori di diverse forme e colori. Come fare, dunque, per coltivarli in vaso? Ecco alcuni preziosi e semplici consigli sulla coltivazione dei garofani in casa.
Il terreno
I garofani sono fiori che non amano particolarmente i terreni troppo compatti: scegliete, dunque, un composto di terreno che riesca a favorire il drenaggio e che includa delle parti di sabbia e sostanza organica.
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La messa a dimora
Se dovrete posizionare i garofani in giardino, ricordatevi di eliminare le erbacce dal terreno e fare una buca abbastanza grande, in cui piantare la zolla con i garofani: una volta fatto ciò, riempite la buca comprimendo il terreno e innaffiate per assestare la terra in modo naturale. Per quanto riguarda vasi e fioriere, invece, dovrà essere presente un mix di terra vegetale, terriccio e sabbia grossolana.
La concimazione
I garofani andranno concimati in primavera, ogni 20 giorni circa, con del concime apposito per piante in fiore da diluire nell’acqua o, in alternativa, ogni 3-4 mesi circa con del concime granulare che sia a lento rilascio.
La potatura
Per quanto riguarda la potatura, è importante eliminare gli steli dei fiori appassiti, periodicamente: questo procedimento stimolerà, infatti, le future fioriture.
L’annaffiatura
Il terreno dei garofani non dovrà mai rimanere completamente asciutto, ma non dovranno neanche essere presenti ristagni d’acqua: innaffiate, quindi, i garofani regolarmente durante il periodo primaverile.
Il clima
I garofani non amano il clima particolarmente freddo, ma neanche quello eccessivamente caldo: è opportuno, quindi, che si trovino a una temperatura compresa tra i 10-20 gradi circa. Durante l’inverno, se possibile, cercate di ripararli in un luogo caldo.
Le malattie
Fate attenzione a malattie come il mal bianco – causato da un’eccessiva umidità ambientale – e la fusariosi: quest’ultima è una malattia fungina che porta all’ingiallimento e all’appassimento degli steli e delle foglie.
La fioritura
Infine, la fioritura avverrà in estate per le varietà annuali che possono essere coltivate in primavera e in autunno per quelle perenni.
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