Tecnica batik fai da te su stoffa [FOTO]

Ecco tutti i segreti, o quasi, per decorare i tessuti con la tecnica batik.

Tecnica batik fai da te su stoffa [FOTO]

Tra le più antiche metodiche per tingere e decorare i tessuti a colpi di colore e disegni, la tecnica batik, utilizzata fin dal XXII secolo in Indonesia, in India e in molti altri Paesi dell’Oriente, si può sfruttare per realizzare decorazioni fai da te su stoffa davvero originali. Tutta questione di disegni lineari, tratti puliti, di cera e di colore. Ecco qualche suggerimento utile, alcuni dei segreti della tecnica batik.

Di cosa si tratta

Il segreto del successo di questa tecnica decorativa per i tessuti è l’utilizzo della cera. Infatti, si tracciano i disegni e i contorni del soggetto da colorare con la cera liquida, per evitare poi che, una volta versato il colore quest’ultimo venga assorbito nei punti passati con la cera. Il risultato sono decorazioni fai da te in grado di impreziosire ogni tessuto.
 

Tutto l’occorrente

Oltre al tessuto (ovviamente) da colorare, bisogna procurarsi una cornice, se quella specifica da batik è solo per intenditori, si può utilizzare la vecchia cornice o il vecchio telaio di un quadro. Questa struttura è fondamentale per fissare il tessuto prima di mettersi all’opera.
 
L’altro strumento prezioso è il tjanting, una sorta di cucchiaio metallico con un sottile beccuccio e dotato di un manico di legno, che serve per distribuire la cera. In mancanza di questo strumento specifico, si può utilizzare un pennello.
 
Il necessario per dare l’effetto cromatico voluto, invece, oltre ai colori per stoffa e al relativo fissatore, prevede, nel caso della tecnica batik, anche la cera, che può essere d’api o per candele, ma anche paraffina.
 

Come si fa?

Dopo aver fissato il tessuto alla cornice, si traccia il disegno desiderato con l’aiuto di un gessetto. A questo punto si scioglie la cera (a bagnomaria, evitando che raggiunga temperature troppo elevate), da versare, con l’aiuto del tjanting, o da distribuire, a colpi di pennello, sui contorni del disegno tracciati con il gessetto.
 
Ma come si tingono davvero le parti di tessuto? “Riservate”, come si dice tecnicamente, cioè coperte le zone che non devono essere toccate dal colore con la cera, si può passare alla colorazione vera e propria. Si tinge il tessuto con il colore scelto, addizionato con il fissativo, o per immersione (intingendolo completamente in un recipiente di colore) o distribuendo la sfumatura cromatica desiderata con l’aiuto del pennello. Dopo qualche minuto, si risciacqua il tutto e si lascia asciugare per alcune ore.
 
Quando il tessuto è asciugato, per ammirare il risultato finale, non resta che eliminare tutte le tracce di cera, con acqua calda o passando il ferro da stiro.

Parole di Camilla Buffoli