Rinviato il pagamento delle imposte per le partite IVA: nuova data

L’altro giorno il Governo ha approvato il decreto fiscale: cambia la data per il pagamento delle imposte, ma non solo.

Più flessibilità per il pagamento delle imposte. Arriva una misura che solleva il contribuente dallo stress dei termini troppo ravvicinati e rigidi e che li aiuta nel poter ottenere una più funzionale gestione della liquidità. La novità eviterà anche l’esborso di costi aggiuntivi.

E così le imprese e i lavoratori autonomi, soggetti abituati a dover affrontare un carico fiscale oltremodo pesante e, troppo spesso, concentrato in pochi giorni, potranno ora pianificare i pagamenti con un po’ meno difficoltà finanziarie.

In un contesto di incertezza e di faticosa ripresa da un periodo che ancora ricorda il peso della crisi, il Governo ha voluto dunque estendere i termini per il pagamento delle imposte. Tutto ciò per aiutare le imprese e le partite IVA a non vivere con troppa angoscia le scadenze imminenti e ravvicinate.

Il decreto fiscale introduce varie misure di semplificazione e attese proroghe fiscali. Ma cosa si intende quando si parla di proroga delle scadenze fiscali? Fondamentalmente che il pagamento delle imposte per le partite IVA sarà rinviato. La nuova scadenza valida per il 2025 è il 21 luglio. E senza l’applicazione della maggiorazione dello 0,40%.

Quindi per quanto riguarda le dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA, i contribuenti avranno un po’ più tempo per adempiere agli obblighi fiscali. Ci sono anche altre novità importantissime. La prima riguarda il concordato preventivo biennale. Il decreto include infatti la proroga delle scadenze legate alle nuove regole del concordato preventivo biennale, una misura che in origine non era stata inserita nel cosiddetto correttivo-bis.

Proroga pagamento delle imposte e modifiche IVA: cosa succede

Il concordato preventivo biennale è una novità piuttosto complessa, e la proroga aiuta i contribuenti a comprenderne meglio il meccanismo prima di dover presentare tutta la documentazione e provvedere i pagamenti. Un’altra proroga riguarda i Comuni e le delibere IMU. Le amministrazioni locali avranno tempo fino al 15 settembre 2025 per approvare le delibere relative alle aliquote IMU.

Due contribuenti al lavoro con un documento fiscale
Proroga pagamento delle imposte e modifiche IVA: cosa succede – pourfemme.it

Il decreto ha anche provato a chiarire come gestire la deducibilità delle spese di viaggio. Da quest’anno le spese di trasferta all’estero, comprese quelle per vitto, alloggio e trasporto, potranno essere dedotte anche se pagate in contanti o con strumenti non tracciabili. Tuttavia, le spese di rappresentanza dovranno essere pagate con strumenti tracciabili, sia in Italia che all’estero.

Ci sono poi le modifiche in ambito IVA. Lo split payment, per esempio, non sarà più applicato alle operazioni con società quotate FTSE-MIB dal primo luglio 2025. In più, il meccanismo dello split payment è stato esteso al settore del trasporto. Il decreto introduce anche un nuovo regime fiscale per il terzo settore e le imprese sociali. A partire dal primo gennaio 2026, entrerà infatti in vigore un nuovo regime fiscale per ETS e imprese sociali, dopo il via libera dell’UE.

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