Preservativo rotto? Ecco cosa fare e come capire se sei incinta

Il preservativo rotto è una possibilità che può succedere quando si è meno preparati. In questi casi è importante rimanere calmi e seguire una serie di consigli che sono la norma in questi casi, soprattutto se si vuole capire se si è rimaste incinte ed è necessario agire per tempo.

Preservativo rotto? Ecco cosa fare e come capire se sei incinta

Cosa fare e come capire se sei incinta se il preservativo si è rotto? Una delle preoccupazioni maggiori di chi fa sesso protetto è che il preservativo possa rompersi durante i rapporti sessuali. Il preservativo è l’unico metodo contraccettivo che può proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili ed è anche in grado di far vivere il rapporto sessuale in modo sereno e sicuro, evitando una gravidanza indesiderata. Purtroppo, non sempre le cose vanno per il verso giusto e, seppur minima, la percentuale che un preservativo si rompa c’è. In questi casi, è importante non andare nel panico e agire in modo consapevole senza perdere tempo.

Cosa fare se il preservativo si rompe

Qualora il preservativo si dovesse rompere o lacerare, il suo effetto protettivo diventerebbe nullo. In questo caso, per prima cosa è indispensabile recarsi il prima possibile dal proprio medico, o al consultorio, ed esporre la situazione.
Sarà poi necessario limitare i possibili rischi di concepimento e di trasmissione delle malattie veneree in modo specifico per ciascuna delle due situazioni. Vediamo in che modo.

Evitare di rimanere incinta

Per prevenire un’ipotetica gravidanza dopo la rottura del preservativo, la donna può assumere la pillola del giorno dopo entro e non oltre le 72 ore dal rapporto a rischio.
L’efficacia della pillola del giorno dopo dipende dalla tempestività con cui viene assunta dopo il rapporto sessuale non protetto. In generale l’assunzione della contraccezione di emergenza entro le prime 24 ore dal rapporto a rischio garantisce un’efficacia del 95% e scende fino ad annullarsi nelle 72 ore.

Evitare il contagio da malattie

Per limitare il rischio di contagio dalle malattie sessualmente trasmissibili è consigliato lavare immediatamente i genitali con dell’acqua tiepida, evitando l’uso di detergenti aggressivi per ridurre i rischi della possibile trasmissione. Se liquidi vaginali, o spermatici, e il sangue sono entrati in contatto con delle ferite è importante disinfettarsi accuratamente con alcol o betadine.
Se c’è un rischio di contagio, o si hanno dei dubbi, ci si può rivolgere al pronto soccorso entro 48 ore affinché venga somministrata una cura preventiva. Per essere poi certi di non aver contratto la malattia, dopo 15 giorni dal rapporto a rischio è necessario effettuare il test dell’Hiv, da ripetere anche 3 mesi dopo.

Perchè si rompe

Rompere un preservativo non è così facile come si può credere, in quanto vengono prodotti con materiali resistenti, seguendo delle line guida sulla qualità e testati in modo computerizzato.
Tuttavia, può capitare che un preservativo si laceri. I motivi possono essere diversi ma, nella maggior parte dei casi, sono dovuti ad un cattivo utilizzo o alla scorretta conservazione del profilattico stesso.
Ecco le principali cause di rottura di un preservativo:

Preservativo scaduto

Solitamente, una confezione di profilattici appena comprati presenta una scadenza abbastanza lontana, di almeno 2 o 3 anni. Possono comunque trovarsi delle eccezioni, sopratutto se si acquistano i profilattici nelle macchinette automatiche dei preservativi.
Tuttavia, se i profilattici hanno una data di scadenza è importante rispettarla. Anch’essi, infatti, vanno incontro a un facile deterioramento dopo un certo periodo di tempo, riducendo progressivamente la loro efficacia. In particolare, i profilattici tendono ad asciugarsi e a rinsecchire.
Inoltre, un preservativo scaduto potrebbe causare dei rischi: infatti le sostanze lubrificanti contenute al suo interno possono anch’esse deteriorarsi e causare possibili irritazioni ed infiammazioni delle zone genitali.

Preservativo esposto al calore

Tra le cose assolutamente da non fare con un preservativo, c’è quella di evitare di esporlo a fonti di calore, diretto o indiretto. Anche nelle istruzioni è consigliato di lasciare i condom sempre in luoghi freschi ed asciutti e mai in luoghi dove potrebbe scaldarsi eccessivamente, come per esempio in macchina o in altri posti simili.
Anche gli sbalzi di temperatura causano un possibile danneggiamento del profilattico, per questo viene consigliato di non portarseli in vacanza ma comprarli direttamente sul posto per evitargli un possibile trauma dal caldo al freddo, o viceversa.

Preservativo conservato in modo scorretto

Altro posto dove non dovrebbero mai andar conservati i preservativi sono le tasche dei pantaloni, soprattutto dei jeans, o nel portafogli. Queste tendenze, tra le più comuni da sempre, sono in realtà tra le cause più frequenti di rottura del profilattico.
Il motivo è semplice: il condom può danneggiarsi o lacerarsi a causa di continui sfregamenti, o di schiacciamenti se ci si siede sopra.

Preservativo danneggiato all’apertura

È comprensibile la foga del momento nell’aprire la confezione del preservativo per iniziare, ma è molto importante che durante questa operazione si rimanga vigili e coscienti per non compromettere l’efficacia e la sicurezza del profilattico, vanificando l’appagamento e il benessere del rapporto appena concluso.
Evitare, quindi, di aprire la bustina con denti, unghia o oggetti appuntiti che inavvertitamente potrebbero bucare o lacerare il condom.

Preservativo indossato erroneamente

Per capire come si usa correttamente un preservativo può essere utile fare un po’ di pratica prima del rapporto. Un preservativo indossato male, o al contrario, aumenta notevolmente i rischi di gravidanze indesiderate e malattie sessuali.
Inoltre, ci sono diverse tipologie di preservativi tra cui scegliere. Tra queste è possibile optare per misure di profilattici più o meno grandi, in grado comunque di adattarsi perfettamente alla persona che lo indossa. È quindi importante assicurarsi che le dimensioni del profilattico siano adeguate a quelle del pene.

Preservativo lubrificato con sostanze sbagliate

Dopo aver infilato il preservativo sul pene è possibile aggiungere un lubrificante artificiale affinché penetri con più facilità. Tuttavia, è importante che tale sostanza non danneggi il profilattico come accade nel caso di lubrificanti a base oleosa, che a causa dei loro componenti chimici, sono in grado di sciogliere il lattice dei comuni preservativi.
Per una corretta lubrificazione è necessario scegliere prodotti a base acquosa, che, nonostante evaporino più facilmente durante il rapporto, non causano alcun danneggiamento al preservativo.

Come capire se si è incinta

Non è possibile stabilire l’esatta probabilità con cui è possibile rimanere incinta se il preservativo si rompe. È comunque certo che l’efficacia di un preservativo, se rotto, si è notevolmente ridotta ed è meglio correre ai ripari se non si vuole avere una gravidanza.
La possibilità di rimanere incinta può dipendere anche dal ciclo mestruale, infatti solitamente il periodo di maggior fertilità di una donna è tra l’undicesimo e il quindicesimo giorno del ciclo. Tuttavia, non è da escludere che non si possa rimanere incinta anche al di fuori di questo periodo.

Test di gravidanza

Il modo più semplice per verificare l’avvenuto concepimento, o meno, è il test di gravidanza. In generale, si considerano abbastanza attendibili i test effettuati al primo giorno di ritardo, ma un test di gravidanza fatto sulle urine diventa definitivo solo dopo 19 giorni dall’ultimo rapporto sessuale non protetto, anche se i test più recenti potrebbero in effetti diventare positivi anche prima.
Il test di gravidanza basato sul sangue, invece, viene effettuato solo in ospedale ed è la tipologia che garantisce maggior attendibilità, ma anche in questo caso si dovrà aspettare il primo ritardo mestruale per confermare o smentire l’ipotesi.

Sintomi

Ogni donna ha un modo diverso di percepire i sintomi della gravidanza. Eppure se si è incinte, sono presenti tutta una serie di manifestazioni che raramente possono essere confusi con altro. Ecco di seguito i principali:

  • assenza del ciclo
  • seno gonfio e pesante
  • nausea mattutina
  • sonnolenza giornaliera
  • perdite bianche
  • bruciori di stomaco
  • sbalzi d’umore
  • inappetenza o fame continua
  • fastidio per certi odori
  • mal di testa