Natale in casa Cupiello, quali sono le differenze tra il film e l'opera teatrale?

Natale in casa Cupiello è un classico di questo periodo, andiamo ad approfondire le differenze tra opera teatrale e film.

Natale in casa Cupiello, quali sono le differenze tra il film e l’opera teatrale?

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Natale in casa Cupiello è un classico di questo periodo. Oggi vogliamo raccontarvi le differenze che ci sono tra il film e l’opera teatrale.

Da una delle opere teatrali più apprezzate di Eduardo De Filippo è stato tratto un adattamento televisivo targato Rai e molto più recente.

Natale in casa Cupiello: tra il film e l’opera teatrale

L’opera teatrale Natale in casa Cupiello fu scritta da Eduardo De Filippo nel 1931 ed è uno dei suoi lavori più conosciuti. Questo splendido lavoro debuttò per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli la notte di Natale proprio del 1931.

Natale in casa Cupiello

Le differenze di Natale in casa Cupiello tra tv e teatro (Pourfemme.it) screen youtube

La trama ci racconta cinque giorni nella casa della famiglia nel periodo di Natale con degli episodi che sono al limite del tragi-comico.

Il film invece è del 2020 e porta la firma di Edoardo De Angelis. Il ruolo che fu di Eduardo De Filippo viene preso da uno straordinario Sergio Castellitto che non sente il peso della responsabilità.

L’opera fu realizzata in occasione del 120esimo anniversario dalla nascita di De Filippo, per omaggiarlo. La prima tv arrivò il 22 dicembre del 2020.

Le differenze tra le due opere

La principale differenza tra opera cinematografica e teatrale è legata all’ambientazione e al periodo storico.

Eduardo De Filippo aveva raccontato un’Italia del primo dopoguerra, precisamente negli anni trenta, e lo capiamo anche dai vestiti utilizzati dai protagonisti.

Il film di Edoardo De Angelis invece ci porta attorno agli anni cinquanta in una cornice storica ovviamente molto diversa.

Altra differenza radicale è legata alle classi sociali perché se nell’opera teatrale ci troviamo di fronte alla povertà più pura nel film emerge un contesto decisamente diverso. De Angelis ha puntato su una borghesizzazione dei personaggi.

Differente è anche il peso del personaggio di Concetta che De Filippo aveva reso centrale, ma che nel film finisce in secondo piano.

Cambia anche il ruolo di Luca Cupiello che nel film è decisamente meno ingenuo rispetto all’opera dove invece sembra una persona un po’ fuori dal mondo.

Il film poi adopera, a differenza dell’opera teatrale, come legante le scene degli esterni. Ovviamente Eduardo De Filippo aveva la possibilità di utilizzare il sipario come stratagemma di divisione tra una scena e l’altra.

Fatto sta che il prodotto della Rai rimane, con le sue differenze, un grande omaggio a Eduardo De Filippo considerato ancora oggi il più grande drammaturgo della storia del nostro paese.

Parole di Matteo Fantozzi