Mamma a tempo pieno? Hai diritto a più di 2.000 euro

Un aiuto economico destinato alle madri senza un’occupazione stabile: arriva il bonus per le mamme a tempo pieno.

Un figlio cambia la vita. E tante donne, diventando madri, sono costrette a scoprire quanto sia complicato trovare e mantenere un impiego compatibile con il ruolo di genitrici. Da un lato, il mercato del lavoro sembra ancora allergico alla figura della madre. Senza girarci troppo intorno: le madri sono direttamente o indirettamente discriminate.

Dall’altro lato, complice l’assenza di servizi adeguati e sostegni per la cura dei figli, lo stesso ruolo di mamma diventa un impiego a tempo pieno. Tocca insomma scegliere fra l’essere genitrici o aprirsi a una carriera professionale. O provare a convivere con tutte le difficoltà proprie di chi cerca di conciliare vita familiare e lavorativa.

Le madri hanno un tasso di occupazione molto più basso rispetto alle donne senza figli. Una disparità che diventa ancora più evidente nel Sud del Paese e tra le donne con un livello di istruzione inferiore. Di conseguenza, sono tantissime le donne prive di indipendenza economica e finanziaria, costrette a dipendere in tutto e per tutto da mariti e compagni.

In alcuni Paesi (Germania, Svezia, Norvegia, Olanda) si cerca di combattere la categoria limitante di mamma a tempo pieno. Quando il dedicarsi solo alla prole non è una scelta, lo Stato interviene aiutando le donne, per esempio con politiche di congedo parentale più flessibili, incentivi per le aziende che assumono madri e una rete funzionale di servizi (asili nido, assistenza sociale…).

Il bonus per le mamme e a tempo pieno: come fare richiesta

Anche in Italia si sta provando a fare qualcosa. Esistono misure di sostegno e incentivi per favorire l’occupazione femminile, ma l’impressione generale è che ci sia ancora molto da fare per garantire un supporto efficace e strutturale. L’aiuto economico concreto che può arrivare alle madri a tempo pieno italiane è un bonus: l’assegno di maternità dei Comuni.

Mamma che culla un bebè, con in primo piano le stelline di una culla
Il bonus per le mamme e a tempo pieno: come fare richiesta – pourfemme.it

Per ottenerlo è necessario rispettare alcuni requisiti. Bisogna avere la residenza in Italia, al momento della nascita, adozione o affidamento preadottivo. Ci vuole pure la cittadinanza (italiana, comunitaria o extracomunitaria con permesso di soggiorno). C’è un limite reddituale: l’ISEE familiare non può essere superiore a 20.382,90 euro. Inoltre, la richiedente non deve ricevere altre indennità di maternità.

La richiesta va presentata al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita o dall’ingresso in famiglia del bambino. Ci sono dei Comuni che permettono la richiesta online, ma sono ancora pochi: quasi sempre bisogna rivolgersi de visu a un impiegato  allo sportello. Il pagamento sarà poi gestito dall’INPS.

Il sostegno, introdotto dal decreto legislativo 151/2001, viene dunque concesso dai Comuni e poi erogato dall’INPS. L’importo totale è di oltre 2.000 euro. Per la precisione 2.037 euro, suddiviso in cinque rate mensili da 407,40 euro ciascuna.

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